Carsoli. La scomparsa del piccolo Edoardo Marcangeli, 12 anni, ha scosso non solo i genitori e i parenti, ma anche tanti piccoli amici che ieri si sono ritrovati a piangere davanti alla piccola cassa bianca contornata di rose giallo rosse. Con indosso la divisa della squadra di calcio o quella della pallavolo i coetanei di Edo hanno voluto assistere alla funzione e poi in corteo sono stati vicino ai genitori come a voler testimoniare la loro presenza. Proprio a questi ragazzi don Enzo Massotti, ex parroco di Carsoli che ieri insieme a don Roberto Cristofano ha concelebrato i funerali, ha scritto loro una lettera per ringraziarli per quanto hanno fatto in questi mesi per Edoardo. “Cari bambini, ho sentito il bisogno di rivolgervi alcune parole di incoraggiamento e di ringraziamento, perché in questi mesi di sofferenza di Edoardo, avete condiviso con lui le gioie e i dolori di questa brutta malattia, dando a tutti noi adulti una bella testimonianza di sincera amicizia”, ha scritto don Enzo, “abbiamo iniziato insieme a pregare per Edo, io ero ancora parroco di Carsoli, quando Edoardo é stato ricoverato d’urgenza, e voi avevate ricevuto, con lui, da pochi mesi
l’Eucaristia, la vostra Prima Comunione. Un giorno di festa e di fede, grazie anche alle vostre catechiste. E’ questo il punto di partenza della vostra amicizia cristiana, perché sono convinto che é stato proprio questo Sacramento a darvi la forza di combattere con Edoardo attraverso la vicinanza spirituale, i messaggi che gli mandavate, le visite a casa sua quando tornava nei fine settimana. Proprio la vostra preghiera incessante ha permesso al vostro amico di continuare a vivere, nonostante le sofferenze quotidiane. Voi mi potreste dire:« ma si è solo allungata la sua
sofferenza!». No, vi dico. Perché Edo ha scoperto quanto gli volevate bene, il vostro affetto 10 ha reso forte spiritualmente, al punto da non lamentarsi mai, al punto di arrivare a comporre una nuova canzone della Roma, al punto di continuare a pregare per conto suo, si e preparato nell’animo, anche con il vostro affetto, all’incontro con
il Signore, alla vera Comunione con Lui in Paradiso. Voi siete stati bravissimi, ma anche lui vi lascia un bell’esempio di come si affrontano le prove della vita; per questo vi raccomando di non dimenticare mai questi mesi trascorsi accanto ad Edoardo, non sciupate mai nessun giorno della vostra vita, perché é prezioso, perché é dono di Dio. Vi confido che pure io, nella mia preghiera personale, ho chiesto a Gesù che continuasse a vivere, perché potesse compiere del bene attraverso il suo sorriso, il suo cuore generoso, le sue capacita. Anche io non ho capito bene perché il Signore ha scelto diversamente da quanto tutti noi gli chiedevamo, perchè sono certo di una cosa: il Signore affida a ciascuno di noi una missione e comunque vada, quella missione l’abbiamo realizzata. Edoardo ha compiuto il volere di Dio, e lo ha fatto anche per il nostro bene, lo capiremo con il tempo, se non sciuperemo questo momento di
tiflessione. Vi siete chiesti perché Edo é salito in cielo proprio il 22 agosto, festa a Carsoli della Madonna delle Rose? Non é un caso, ma e il frutto di un amore lui e Maria, ed é un segnale per tutta Carsoli: é necessario pregare e pensare alle cose del cielo, e voi che siete i suoi più: cari amici dovete essere i primi a riflettere su queste cose e a farle capire agli altri”.