Luco dei Marsi – Dopo la sparatoria che ha sconvolto la notte tra sabato 22 e domenica 23 giugno a Luco dei Marsi, culminata con il ferimento di due cittadini di origine marocchina, è intervenuta con parole ferme e accorate la sindaca Marivera De Rosa. Le indagini, coordinate dalla Procura e portate avanti dai Carabinieri, si stanno concentrando su un 35enne del posto, già fermato e interrogato. Ma, mentre gli investigatori proseguono il loro lavoro, l’amministrazione locale lancia un appello per la sicurezza e la coesione della comunità.
“Seguiamo sin dalle prime ore gli sviluppi del gravissimo fatto di sangue avvenuto la scorsa notte nel nostro paese. Si tratta di un evento inaudito, che trascina Luco dei Marsi nel fango e scuote tutta la Comunità, e che richiama alla memoria altri tristi tempi”, afferma la prima cittadina, esprimendo il peso simbolico e concreto dell’accaduto. Un gesto che, secondo De Rosa, getta ombre su una realtà da sempre attiva e laboriosa, e che rischia di compromettere anni di impegno civile.
L’episodio, accaduto in una zona centrale e affollata del paese, è descritto dalla sindaca come un segnale allarmante per tutta la cittadinanza. “Un fatto che allarma tutti noi, tutti quelli, almeno, tanto originari luchesi quanto cittadini provenienti da altri Paesi, che vivono e lavorano onestamente, nel rispetto delle leggi e delle regole della civile e pacifica convivenza”, osserva, evidenziando la necessità di non confondere una comunità intera con le azioni di pochi. De Rosa condanna con forza l’idea che si possa anche solo temere per l’incolumità dei propri figli nel proprio paese. “Sugli autori e sull’origine dell’accaduto faranno luce gli inquirenti, ma quello che è certo è che non è pensabile che si debba temere che i propri figli si trovino sulla linea di tiro di colpi di pistola”.
La sindaca denuncia con chiarezza la gravità dell’atto: “Non ci sono parole per definire chi, in giro armato e indisturbato, si mette a sparare in un affollato sabato estivo, e per dire lo schifo, la rabbia e lo sdegno per la deriva delinquenziale che questo rappresenta, e per chi si macchia di queste azioni, dalle potenziali tragiche conseguenze”.
In risposta ai fatti, l’amministrazione ha richiesto un nuovo tavolo interforze, sollecitando il rafforzamento dei controlli su tutta l’area. “Ci siamo già attivati per chiedere un nuovo tavolo interforze per la sicurezza, e ribadiremo in tutte le sedi la necessità di una maggiore, capillare e costante presenza delle forze dell’ordine sul territorio, perché non è più sostenibile che vi siano così poche risorse per un’area tanto vasta e fatta di realtà complesse come la Marsica”.
De Rosa rivolge anche un appello diretto alla popolazione: “Invito tutti i cittadini a collaborare, segnalando chi delinque, chi si sente in diritto di eludere le regole comuni, le leggi, chi ingrassa con certi traffici ma anche chi li alimenta”. Ricorda, inoltre, il cammino compiuto dall’Amministrazione per ricucire una comunità segnata da tensioni: “Abbiamo trovato, negli anni addietro, al nostro ingresso in Comune, una comunità lacerata, ferita, attraversata da tensioni e spaccature, e abbiamo fatto sforzi immani, che continuiamo a fare, per tutelare e favorire il migliore sviluppo per il nostro paese, la sicurezza, la serena convivenza tra tutti, come anche l’onore della nostra cittadina”.
L’intervento tocca anche il tema della strumentalizzazione: “Dispiace che, in tutto questo, e con quanto questo fatto rappresenta, con le criticità già note, e che certamente non riguardano solo questo o quel gruppo etnico, una minoranza inesistente non perda occasione per strumentalizzare gli eventi, senza dare alcun reale contributo”.
Infine, De Rosa ribadisce l’impegno concreto della sua amministrazione: “Tolleranza zero non è una formuletta, bensì il nostro impegno quotidiano da anni, ed è fatica e responsabilità, ed è ben diverso da qualche commento a briglia sciolta sui social”. Una presa di posizione forte, in un momento in cui Luco dei Marsi cerca risposte e, soprattutto, un ritorno alla serenità.