Luco dei Marsi. Si erano già distinti, nel corso degli ultimi due anni, attraverso una costante attività, ridando nuova luce a diverse aree del comprensorio luchese, e nei giorni scorsi il gruppo dei volontari “Pensionati” di Luco dei Marsi si è ufficialmente costituito in associazione. Proprio il gruppo dei volontari, al loro esordio definiti scherzosamente “Pensionati ruggenti”, lo scorso anno aveva ripristinato la zona esterna della cinta muraria dell’area archeologica di Anxa-Angitia, poi dotata di illuminazione pubblica dall’Amministrazione comunale, inaugurata con una suggestivo evento speciale.
L’associazione, denominata “Pensionati della Cooperazione luchese”, conta già circa venti componenti e punta ad includere “Tutte le persone di buona volontà, che abbiano voglia di dedicare un po’ del loro tempo e del loro impegno a favore della Collettività e al contempo creare migliori occasioni di socialità e iniziative di valore da condividere”.
Tra gli obiettivi che la neo costituita associazione si prefigge la promozione sociale, culturale e civile delle persone e in particolare di quelle anziane; la valorizzazione e la tutela del ruolo dell’anziano nella società civile; la promozione di iniziative sociali, culturali, ricreative, assistenziali, turistiche, sportive, religiose e del volontariato sociale, anche in collaborazione con enti, associazioni e gruppi di volontariato che operano con gli stessi fini; l’adozione di iniziative e di interventi con finalità solidaristica o di beneficenza.
L’organo direttivo, nominato dagli associati con mandato triennale, è composto dal presidente Claudio Gallese, il vice presidente Piero Di Paolo, il segretario Giovanni Marchi, e i consiglieri Antonio Amadoro e Mauro Petricca. “Questo Gruppo, nato espressamente dalla voglia di dare un contributo alla cura e alla bellezza del nostro paese, è l’ulteriore testimonianza dello spirito associativo e solidale più autentico che caratterizza da sempre la nostra collettività”, sottolinea la sindaca Marivera De Rosa, “uno spirito cooperativo che in tante circostanze, in particolare durante questa pandemia, ha svolto un ruolo prezioso. Abbiamo tanti progetti rivolti alla terza età , come anche spazi di condivisione intergenerazionale, e l’auspicio è che presto possiamo dar loro pieno corso, finalmente liberi da questa emergenza”.