Luco dei Marsi. Un nuovo emendamento, il terzo, per fermare l’impianto a biomasse Powercrop che sarà realizzato nella zona di borgo Incile, tra Avezzano e Luco. Questa mattina il sindaco di Luco Camillo Cherubini e il consigliere regionale Giuseppe Di Pangrazio hanno annunciato che sarà presentato per la terza volta l’emendamento ma ora chiedono l’aiuto di tutti i consiglieri regionali marsicani. Camillo Cherubini ha esposto l’iter della lunga battaglia portata avanti fino a ora. “Abbiamo organizzato numerosi incontri con la popolazione e con i comitati per opporci in tutti i modi alla realizzazione dell’impianto Powercrop”, ha spiegato, “a queste iniziative ha partecipato sempre anche il sindaco di Avezzano, Antonio Floris, con il quale abbiamo intrapreso diverse strade al livello locale e regionale contro l’impianto. Alla mozione presentata grazie ai consiglieri regionali di minoranza, non sono seguiti ma fatti concreti. Noi non abbiamo preconcetti nei confronti delle biomasse, ma siamo contro questo tipo di impianto che per le dimensioni che ha è esagerato. Con l’emendamento presentato abbiamo chiesto di porre dei limiti concreti per la realizzazione di questi impianti. Questa norma deve interessare tutta la Regione perchè oggi si parla di Powercrop ma domani si potrebbe parlare di un altro impianto.
L’emendamento è stato bocciato due volte, per questo abbiamo deciso grazie a Di Pangrazio e D’Amico di presentare un nuovo emendamento. Abbiamo però bisogno anche dei cittadini, del comitato, per dire no a questo progetto. Se ci fossero tutti i consiglieri marsicani a sostenere questa proposta di legge potrebbe passare. Tutti devono fare il massimo e lo devono fare subito. Dobbiamo fare in modo che il Comune di Luco non resti solo a lottare in questa battaglia. Stiamo già pensando a una nuova iniziativa nel territorio di Luco”. I contadini hanno chiesto dei provvedimenti anche per il problema dell’impianto dell’Eco-compost che crea problemi ai cittadini di Borgo Incile e di Luco”. Il sindaco ha chiarito che ci sono stati diversi incontri e si sta arrivando a una soluzione a vantaggio dei cittadini. Per Giuseppe Di Pangrazio, “mettere una centrale di questo tipo sul nostro territorio significa bloccare l’unica industria marsicana che è l’agricoltura. Il sindaco di Avezzano Antonio Floris”, ha affermato, “insieme a quello di Luco, ha capito che installare un impianto di questo genere significa trasformare completamente l’aspetto e la vita di questa zona. Il parere negativo dei primi cittadini marsicani è stato ribadito in ogni sede. La Regione Abruzzo è dotata di un piano energetico che detta le regole per la produzione di energia. Per le biomasse c’è un limite, ma mancano delle questioni che abbiamo tentato di introdurre con le mozioni presentate da me e D’Amico. La volontà era quella di avere una nuova valutazione del Via (Valutazione impatto ambientale) e si è ottenuta. Abbiamo presentato anche un emendamento che mettesse dei limiti alla realizzazione dell’impianto”. Un responsabile dell’associazione culturale agricoltori ha sollevato il problema che non possono convivere nello stesso territorio la produzione della carota Igp, da poco certificata dal Ministero dell’agricoltura, e una centrale. I cittadini, inoltre, hanno chiesto di inserire nella proposta di legge un limite di megawatt per la realizzazione delle centrali e l’impedimento di utilizzare olio di palma, non prodotto in Italia, nelle centrali della Regione. Di Pangrazio ha sottolineato che all’emendamento potranno essere apportate delle modifiche anche in base alle richieste del territorio e dei rappresentanti istituzionali locali.