San Benedetto dei Marsi. In alternativa ai metodi di difesa fondati sulla chimica, arrivano anche nel Fucino gli insetti utili, allevati e poi lanciati dall’alto sui campi. Un intervento preciso, efficace e realizzabile in tempi brevi, grazie all’impiego della tecnologia dei droni.
Anche nella piana del Fucino, nella Marsica, si punta ormai all’agricoltura 4.0 e grazie all’intuizione delle ultime generazioni di imprenditori, che hanno ereditato la vocazione agricola del territorio in cui vivono e che hanno saputo fare tesoro dell’esperienza di chi li ha preceduti, arriva la collaborazione tra tre innovative aziende.
Si tratta di Bioplanet, di Cesena, pioniera nell’allevamento di insetti utili, che ad oggi offre un’ampia gamma di prodotti e strategie per il controllo biologico, riuscendo a fornire agli imprenditori agricoli una valida alternativa alla chimica, con il rispetto delle più recenti direttive sulle colture, garantendo massima qualità nella produzione e allo stesso tempo massima sostenibilità ambientale.
Agritec, storica azienda agricola di San Benedetto dei Marsi, da cui di recente è nata la nuova e giovane società Dimarcoberardini che a Fucino coltiva anche in veri e propri campi sperimentali, con la collaborazione di multinazionali del settore.
Dall’esperienza dei titolari, Domenico e Stefano, che definiscono con orgoglio Fucino “un’isola verde”, i giovani Clarissa, Raffaele, Lisa, Alice, Carlotta e Giorgia si sono rimboccati le maniche e hanno scelto di puntare su un’agricoltura nuova, che guarda ai modelli virtuosi che offre l’Unione Europea e altri Paesi del Mondo.
Con un occhio sempre attento all’internazionalizzazione, l’obiettivo rimane comunque quello di investire sulle terre che hanno fatto grande la loro famiglia di San Benedetto dei Marsi, nel cuore del Fucino, che riesce a dare lavoro a diversi giovani.
E poi FlyDrone Service, di Federica Mastrodicasa e Fabio Oddi, che con nuovi e tecnologici droni si stanno facendo strada anche nel campo dell’agricoltura, essendo in grado di fornire servizi come i rilievi aerei, che permettono un’ottimizzazione della resa del suolo, per l’incremento della qualità e anche per il raggiungimento di un’agricoltura green.
A San Benedetto, ieri, a mostrare il progetto a un gruppo di imprenditori locali intervenuti per conoscere i nuovi interventi a contrasto soprattutto della diffusione anche dei nuovi insetti che ormai sempre più numerosi arrivano da altri Paesi del Mondo, mettendo a rischio le colture del Fucino, è stato Stefano Foschi, dell’azienda Bioplanet.
Un’azienda dove le parole d’ordine sono diventate già da anni “continua ricerca” e “competenza”, per soddisfare le richieste del mercato che ormai è decisamente orientato a bandire dal commercio alcuni prodotti realizzati chimicamente.
La marsicana FlyDrone Service, che ha investito nell’acquisto di un nuovo drone da impiegare proprio per questo tipo di rilascio dall’alto degli insetti, sui campi, ha avviato la formazione di tecnici specializzati.
Solo loro, infatti, poi potranno guidare i droni nello spargimento degli insetti. La società ha avviato una collaborazione anche con l’istituto Agrario Serpieri di Avezzano, rappresentato ieri all’evento dai professori Mario Sforza e Dora Babbo.
Foto e video di Piero Calvarese.
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