Luco. Assalti ripetuti ai pollai e ai recinti in cui erano custoditi altri animali da cortile, incursioni nelle zone periferiche del paese, fino all’irruzione all’interno di un giardino, ingolosito da alcune casse di mele: l’orso Mario si fa sempre più “intraprendente” e l’amministrazione si mobilita per tutelare la cittadinanza e, al contempo, l’incolumità del plantigrado.
L’orso Mario ha “preso casa” nell’area verde tra Luco dei Marsi e Trasacco già da diversi mesi, con una particolare predilezione per l’Anello Floridi, un luogo molto frequentato da sportivi e amanti delle camminate all’aria aperta, ma nelle ultime settimane i suoi blitz nel comprensorio luchese sono diventati ricorrenti e sempre più temerari. Solo pochi giorni fa, attratto da alcune casse di mele, custodite all’interno del giardino di un’abitazione, il grosso animale ha letteralmente piegato la recinzione metallica per fare una scorpacciata di frutta. Il proprietario di casa, allarmato dall’insistente abbaiare del suo cane, si è accorto di quanto stava accadendo ed è riuscito a filmare l’orso nell’atto di entrare nel recinto, prima di rifugiarsi dentro casa. L’orso Mario ha sostato alcuni minuti nel giardino, spostando alcune panche dinanzi al portone dell’abitazione, evidentemente in cerca di altra frutta, prima di allontanarsi in direzione del centro abitato; ne giorni seguenti Mario ha messo a segno altri “colpi” nella stessa zona.
Su istanza della sindaca Marivera De Rosa, nel pomeriggio di giovedì, nella sala consiliare del comune di Luco dei Marsi, si è tenuto il vertice cui hanno preso parte, con la sindaca, il generale dei carabinieri forestali Giampiero Costantini; il colonnello dei carabinieri forestali Tiziana Altea; Giovanna Ciccarelli, polizia locale di Luco dei Marsi; Igino Chiuchiarelli, responsabile ufficio Parchi e Aree protette, Regione Abruzzo; Valentina Verini, funzionaria della Regione; Renato Di Cola, direttore Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise; Antonio Di Croce, direttore della Riserva Monte Genzana, referente AdG PATOM; Cinzia Sulli, responsabile area scientifica PNALM; Stefano Orlandini, presidente dell’associazione “Salviamo l’Orso”.
Al centro dell’incontro, le informazioni, i protocolli esistenti, la normativa e le istanze dell’amministrazione luchese, insieme alle indicazioni utili per favorire una sicura “coabitazione” nello stesso territorio tra cittadini e orso, laddove necessario, data l’estrema mobilità dei plantigradi che difficilmente restano all’interno dei confini del Parco e delle aree protette, spesso allontanandosi, come nel caso dell’orso Mario, anche dalla fascia di rispetto prevista. Nel corso dell’incontro è stato ribadito più volte, dagli esperti presenti, che non esistono casi noti di aggressione a persone da parte dell’orso marsicano, che si avvicina ai centri abitati solo perché attratto dall’opportunità di avere cibo con facilità e senza concorrenti naturali, come accade, al contrario, all’interno del Parco.
Tra le risoluzioni adottate, con riguardo al protocollo corrente, la radiocollarizzazione dell’orso, per un più preciso monitoraggio, controlli più frequenti negli orari in cui l’orso compie maggiormente le sue scorribande, già in essere, come precisato dal Generale dei carabinieri forestali Giampiero Costantini, azioni di censimento dei ricoveri degli animali da cortile o da allevamento presenti nelle zone periferiche e verdi del paese, al fine di dotare le strutture, attraverso fondi regionali, di porte e recinzioni “a prova di orso”, insieme alla più ampia diffusione di corrette informazioni alla popolazione, così da ridurre la possibilità di incursioni dell’orso nel centro abitato e conoscere i comportamenti corretti da tenere qualora ciò si verificasse.
“I cittadini di Luco hanno un grande senso civico e rispetto della natura, infatti finora queste incursioni non avevano generato particolare apprensione, ma l’allarme cresce, dati gli avvistamenti sempre più frequenti e la crescente confidenza che l’orso Mario dimostra”, ha spiegato la sindaca De Rosa, “per me è prioritario garantire condizioni di sicurezza per i miei cittadini, e allo stesso tempo tutelare anche questi animali che sono a forte rischio, e sono lieta per la celere risposta alle nostre istanze da parte della Regione, delle forze dell’ordine, degli enti e associazioni, che ringrazio. Noi faremo la nostra parte, certa che la Regione non mancherà di attivarsi rapidamente per far fronte a una situazione che va affrontata su più piani”.