Lecce nei Marsi. Un radio collare per monitorare gli spostamenti ed evitare incursioni in pollai e orti. Notte movimentata a Lecce nei Marsi dove Mario, un orso di oltre 120 chili, è stato fermato dai guardia – parco per poter essere dotato di un collare che permetterà a degli specialisti di capire in che modo si muoverà. L’orso è stato fermato alle porte del paese, presente anche il vice sindaco Augusto Barile. L’iniziativa è stata promossa nell’ambito dei vari progetti che il parco sta portando avanti con i Comuni dove l’orso è solito soggiornare. L’ultimo in ordine di tempo è quello del Comune di Lecce nei Marsi che ha proposto al parco nazionale un progetto sperimentale per mettere al riparo la popolazione e il centro urbano dalle incursioni dell’orso. “Le visite dell’orso nel territorio di Lecce nei Marsi vanno ormai avanti dall’autunno 2016”, ha scritto il sindaco Gianluca De Angelis, “per questo vi vorremmo sottoporre un progetto sperimentale che nel Nordamerica, soprattutto in Canada, ha dato eccezionali risulti, sia nella tutela della fauna protetta, sia nell’evitare danni ad allevamenti, colture e beni insistenti negli insediamenti umani”.
Il progetto che il parco nazionale d’Abruzzo e il Comune di Lecce dovrebbero avviare si chiama “Bear smart city” e ha l’obiettivo di creare un’organizzazione tra i vari enti al fine di garantire la vonvivenza tra le specie protette e le persone. “Il progetto utilizza una serie di accorgimenti quali l’eletrificazione a basso vontaggio in zone sensibili e altri accorgimenti tecnici”, ha concluso il primo cittadino De Angelis, “alle spese della realizzazione degli interventi il Comune parteciperebbe in maniera sostanziale”. Il sindaco di Lecce ha chiesto al parco un incontro a stretto giro per poter stabilire insieme modalità di lavoro e assicurare quanto prima a tutti i residenti una maggiore tranquillità.