Avezzano. “Non siamo più disponibili a sopportare, come consiglieri eletti dal popolo, gli insulti quotidiani da parte del sindaco pro-tempore. Basta! Non si può tollerare un sindaco che accusa l’opposizione, rea di fare il proprio mestiere, di volere il male della città”. Lo affermano i consiglieri di opposizione Mariano Santomaggio, Emilio Cipollone, Vincenzo Gallese, Alberto Lamorgese, Alessandro Barbonetti e Stefano Chichiarelli. “Con le sue offensive esternazioni”, dichiarano, “il sindaco dimostra la sua profonda natura antidemocratica, la sua intolleranza verso ogni legittima critica e verso ogni costruttiva proposta”. Secondo l’opposizione, “il sindaco è vittima di sé stesso e la Regione a guida Pd sta distruggendo Avezzano, a partire dall’esclusione dagli Aiuti di Stato e per finire con la Sanità, la nostra città sta patendo una serie incredibile di scippi ed umiliazioni. Ed il Sindaco non può dire nulla, per non mettere in imbarazzo il fratello Peppe che condivide con D’Alfonso tutte le scellerate scelte che stanno minando il futuro della Marsica. Il problema sta tutto qua, in questo gigantesco ed irrisolto conflitto di interessi che danneggia la Marsica intera”.
L’opposizione critica inoltre il fatto che il sindaco abbia fatto “causa alla Provincia per questioni di pecunia, Ente del quale è dirigente ed è stato per anni Direttore generale” e che “un “civil servant”, come egli stesso ama definirsi, adire le vie legali contro quello Stato del quale dovrebbe essere fedele servitore, e infine, che “il “supermanager” Di Pangrazio, come ancora ama definirsi, piagnucoli per il taglio dello stipendio e prendersela di nuovo con l’Anac, una delle massime autorità della pubblica amministrazione italiana”.