Avezzano. Dopo il commissariamento del comune l’onorevole Luigi D’Eramo, vice coordinatore abruzzese di Lega Salvini Premier Abruzzo, analizza gli scenari politici che si sono aperti nel dopo De Angelis, e ci illustra i programmi e i progetti della Lega sul futuro del capoluogo marsicano.
D. La Lega, nelle elezioni che con ogni probabilità si terranno nella primavera del 2020, è intenzionata ad esprimere il candidato sindaco di Avezzano? R. La Lega è il primo partito in Italia, il primo partito in Abruzzo, il primo partito in provincia dell’Aquila e il primo ad Avezzano, è evidente quindi che sarà la Lega a dover guidare una coalizione che dia alla città di Avezzano stabilità, un metodo di lavoro, ma soprattutto risposte tempestive ai cittadini. E’ importante però che il progetto politico di Avezzano venga costruito con una grande visione, che non si occupi solo delle scadenze a breve termine, ma che abbia anche un occhio ai prossimi vent’anni. La Lega ha una classe dirigente che può lavorare per quest’obiettivo, con l’ausilio di persone che da tanto tempo hanno sposato il progetto di Matteo Salvini. Ci si aspetta che la futura scelta del sindaco venga condivisa da tutto il centro destra, ma è evidente che tutti si aspettano che sarà la Lega a scegliere il candidato.
D. Che caratteristiche dovrà avere il candidato sindaco della Lega? R. E’ importante che sia un candidato che della concretezza faccia un modello di vita, ma che abbia anche il giusto peso specifico per guidare una città importante come Avezzano. Soprattutto deve essere un candidato che sia l’espressione di chi ha creduto da sempre in questo progetto. E’ chiaro che negli ultimi giorni, nelle ultime settimane, ci siano arrivate richieste di adesione da ogni dove, ma il nostro candidato non può essere qualcuno che abbia alle spalle un percorso di 4/5 settimane, ma anni di militanza e di coerenza politica. Dal momento che andremo ad assumerci una responsabilità di questo tipo, dobbiamo offrire all’elettorato la migliore figura possibile.
D. Come vede l’idea di un De Angelis-bis? R. Con De Angelis ho sempre avuto buoni rapporti, ma ciò che è emerso dalla sua guida dell’amministrazione è che non è stato capace di essere un uomo di sintesi, pertanto la Lega non sarebbe innamorata di un De Angelis bis. Per risolvere i molteplici problemi di un territorio non basta essere persone capaci, politicamente preparate e amministrativamente competenti, ma si deve riuscire a cogliere l’obiettivo della filiera perfetta. Solo così si riesce a garantire un’operatività tempestiva. Quello che manca, spesso, non sono le soluzioni ma le adeguate tempistiche di risposta e d’intervento. Questo accade perché molte volte i tempi di confronto tra i diversi attori politici e territoriali sono lenti. Quando invece si ha una filiera corta, che parla la stessa lingua, e cammina sullo stesso percorso politico, queste tempistiche si accorciano in maniera notevole. Oggi la Lega è al governo della nazione e della regione Abruzzo, ed è importante cogliere anche il futuro obiettivo del sindaco di Avezzano, che ci darà la possibilità, anche con una sola telefonata, di superare molte lungaggini burocratiche. Un esempio? Il ministro delle politiche agricole alimentari è il leghista Gian Marco Centinaio e l’assessore regionale all’agricoltura è Emanuele Imprudente, avete idea di quanto possa essere importante questa filiera corta per il comune di Avezzano, intorno al quale gira l’intera agricoltura marsicana? Ecco perché Lega punta ad esprimere il candidato sindaco, sia perché i consensi elettorali ricevuti dagli elettori Avezzanesi ne sono una chiara evidenza, ma anche perché vogliamo assumerci la responsabilità di dare un contributo importante all’intero territorio marsicano. Per fare questo però c’è bisogno di un rinnovamento importante di una politica vecchia e stantìa, con cui noi non vogliamo più aver niente a che fare, che ad oggi non ha dato grandi risultati e di cui anche la gente si è stancata. Abbiamo tutta l’intenzione di voler costruire un progetto di grande cambiamento politico, un progetto di cambiamento che Avezzano fino ad oggi non ha mai visto.