Avezzano. Lo stupratore delle infermiere, Enriges Kavalli, attualmente rinchiuso nel carcere di Teramo, finisce sotto processo con rito abbreviato. E’ stato rinviato a giudizio e l’udienza davanti al gip Francesca Proietti si terrà il 17 luglio. Il 19enne di origine albanese era ospite nella struttura Crisalide dove stava scontando una misura di sicurezza. Il 24 ottobre è riuscito a procurarsi un coltello e a minacciare due infermiere, rapirne una e abusare di lei per tutta la notte. Il consulente della Procura ha concluso sostenendo che il giovane era capace di intendere di volere mentre commetteva gli abusi e che può partecipare al processo perché è lucido e integro.
Il mese scorso si è tenuto al tribunale di Avezzano, alla presenza del pubblico ministero Guido Cocco, titolare dell’inchiesta, un incidente probatorio che hanno sciolto tutti i dubbi sulla salute mentale del giovane. Il consulente ha eseguito la perizia necessaria a stabilire anche la pericolosità sociale del giovane straniero difeso dall’avvocato Gianluca Totani. La parte civile è assistita dagli avvocati Pasquale Milo e Alessandra Spina. Il giovane è stato accusato di una serie sterminata di reati, in particolare di rapina aggravata dell’uso di armi, violenza sessuale aggravata dal sequestro notturno, lesioni aggravate dall’uso del coltello, per aver adoperato sevizie e avendo agito con crudeltà, sequestro di persona aggravato per aver legato una delle infermiere e per aver trasportato in auto l’altra in un luogo isolato, e porto abusivo di arma. E’ stata riconosciuta inoltre, nei confronti dell’albanese, una recidiva quinquennale sui reati commessi.