Tagliacozzo. Venerdì alle 21 il Teatro Talìa di Tagliacozzo ospiterà lo spettacolo “Il Principe” portato in scena dal Teatro Lanciavicchio e dedicato a Romolo Liberale. Storie di un lago che non c’è più e di prepotenze eterne. Una storia e le storie che hanno creato il territorio che abitiamo. “Il Principe” è uno spettacolo che attraversa due secoli di storia: dal prosciugamento del Lago Fucino, attraverso l’avvicendarsi della dinastia Torlonia nel latifondo e le guerre mondiali, per arrivare alle lotte contadine degli anni ’50.Quadri di memoria che richiamano la mitologia del lago in una narrazione orchestrata insieme agli avvenimenti più duri della nostra terra, leggende di un passato antico accompagnano personaggi che hanno fortemente caratterizzato la storia del territorio marsicano. “La memoria del nostro computer si può formattare, ripulire, cancellare.Eppure quello che è stato, quello che ha visto, quello che ha vissuto, lascia delle tracce.Anche la nostra memoria di donne e uomini contiene anche a nostra insaputa immagini, accadimenti, luoghi, che si sedimentano in qualche angolo e magari riemergono inaspettatamente sorprendendoci” afferma il regista Antonio Silvagni. “La memoria collettiva di un territorio può invece subire delle amnesie che determinano una cesura completa con il proprio passato, le proprie radici e che diventano con il passare del tempo rimozioni definitive. – prosegue – Viviamo nella Marsica: in una terra che come nessun’altra ha subito cambiamenti radicali negli ultimi 150 anni: il prosciugamento del lago Fucino, il terremoto del 1915, la guerra e le lotte contadine della Marsica, eventi che hanno portato all’attuale assetto del nostro territorio. Eppure di tutto questo non c’è traccia visibile”. “ A meno di 60 anni da quei fatti, in un territorio dove per dirla con Silone “non succede mai niente”, poco o nulla è rimasto nella memoria collettiva, la piazza degli eventi in poco tempo è stata completamente ripulita, risciacquata, candeggiata e ammorbidita, tanto da non lasciare trapelare niente del suo passato. Tanto sangue, tante urla, tante imprecazioni, tanta gioia, tanta lotta, tanta passione non hanno lasciato tracce. – continua Antonio Silvagni regista dello spettacolo Il Principe – Ci è stato regalato un passato bucolico, fatto di incomprensibili sofferenze e romantici rapporti: un passato ripulito dai sentimenti. E nel tempo che il nostro spettacolo offre, lo spazio asettico della memoria edulcorata viene profanato non per ricordare, ma per chiedere… perchè? Una terra dove non succede mai niente, ma quando succede… è… esagerato. Attraverso lo spettacolo ‘Il Principe’ il Teatro Lanciavicchio cerca di dare il suo contributo per la creazione di uno spazio destinato alla memoria di quello che fummo non per sterili amarcord tardofolkoristici, ma per determinare una base storica e culturale che ci conduca verso un moderno ‘oggi possibile’.”