Avezzano. Le ultime settimane di dibattiti, discussioni e spoiler elettorali hanno portato alla luce una realtà – piuttosto mal celata, a dire il vero – che rischia di gettare ombre sul percorso che il centrodestra avezzanese sta compiendo in vista delle prossime amministrative. Una strada minata da dubbi e incertezze, tentata di nascondere con dichiarazioni di unità e coesione. I fatti, invece, svelano inquietudine e contrasti sempre più evidenti e difficili da non considerare in quanto tali. Qualcuno l’ha già definita una polveriera, una pentola a pressione pronta a esplodere da un momento all’altro.
Se c’è una cosa chiara a tutti è che il nome dell’ex sindaco Gabriele De Angelis è divisorio. A scanso di roboanti dichiarazioni, non tutti pongono il veto e in molti, invece, si interrogano sulla possibilità che l’ex primo cittadino possa scendere in campo proprio alla guida di una coalizione di centrodestra. Scenario, questo, su cui lo stesso De Angelis ancora non si è pronunciato, esattamente come la compagine di Forza Italia che prende le distanze da chi, con fare cassazionista, non vuole sentire ragioni circa tale possibilità.
Come è facile intendere, gli azzurri guidati dal coordinatore cittadino Aureliano Giffi, non solo non pongono alcun veto ma anzi, smontano ogni tentativo di condivisione di aut-aut da parte degli alleati di coalizione, cioè Fratelli d’Italia, Lega e liste civiche che ruotano nella dimensione del centrodestra. Se i primi hanno esplicitamente affermato la contrarietà all’ipotesi di un De Angelis bis, i secondi, in virtù di una posizione politica apparentemente più attendista, hanno rimandato la decisione al tavolo di confronto che sceglierà il nome del candidato sindaco su Avezzano.
Gli attriti maggiori, dunque, sembrerebbero esserci proprio tra le fazioni di Forza Italia e Fratelli d’Italia che nelle scorse settimane non se le sono mandate a dire. La presenza dell’ex portavoce del sindaco, Roberto Alfatti Appettiti, ora coordinatore cittadino del partito di Giorgia Meloni, nonché presente all’interno dello staff di coordinamento e raccordo istituzionale del presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, avrebbe potuto rappresentare un punto d’incontro tra i due gruppi anche se, di fatto, le posizioni attuali sembrerebbero essere distanti.
Le dichiarazioni sollevate da Crescenzo Presutti, ex assessore all’Ambiente prima e vicesindaco poi, da cui sono scaturite numerose polemiche con Massimo Verrecchia, attualmente capo della segreteria del presidente della Regione Abruzzo, sono qui a testimoniarlo. Uno dei tanti esempi, in realtà.
La Lega, dal canto suo, ha da tempo svelato l’intenzione di presentare il candidato sindaco su Avezzano. Una decisione continuamente ribadita frutto anche di una posizione netta e inequivocabile. Come sottolineato da Roberto Laurenzi, coordinatore cittadino, al nostro giornale: “Crippa e D’Eramo hanno ribadito con forza la volontà di presentare il proprio candidato sindaco. Questa è la nostra linea, ossia quella di avere il nome principale sul capoluogo marsicano”. Il Carroccio, dunque, mira a prendersi Avezzano per avere, nella provincia dell’Aquila, un Comune di notevole importanza strategica.