Avezzano. Il Questore dell’Aquila ha disposto la chiusura e sospensione della licenza per la somministrazione di alimenti e bevande dell’esercizio commerciale di Avezzano, per motivi di ordine pubblico e sicurezza dei cittadini, anche con la finalità di impedire, attraverso la temporanea chiusura del locale, il protrarsi di una situazione di pericolosità sociale.
Il provvedimento, che prevede la chiusura del locale per sei giorni come disposto dal Questore ai sensi dell’art. 100 del Testo Unico Leggi di Pubblica Sicurezza, è stato notificato alla titolare dell’esercizio commerciale.
Tale provvedimento è conseguenza della proposta avanzata al Questore per i ripetuti interventi a seguito di turbative per l’ordine e la sicurezza pubblica, rilevati in più occasioni dagli uomini del Commissariato e dalla compagnia dei carabinieri di Avezzano.
In particolare, nell’ultimo periodo, si sono registrati numerosi episodi di disturbo della quiete e della sicurezza pubblica che hanno richiesto molteplici interventi delle forze dell’ordine, per liti, aggressioni commesse all’interno e nelle pertinenze del locale pubblico, per i continui schiamazzi e situazioni di degrado.
“L’articolo 100 del TULPS stabilisce che il Questore può sospendere la licenza di un esercizio nel quale siano avvenuti tumulti o gravi disordini, o che sia abituale ritrovo di persone pregiudicate o pericolose o che, comunque, costituisca un pericolo per l’ordine pubblico, per la moralità pubblica e il buon costume o per la sicurezza dei cittadini”, si legge nella nota della questura dell’Aquila, “qualora si ripetano i fatti che hanno determinato la sospensione, la licenza può essere revocata. Si tratta di un potere discrezionale oggettivo che valuta non solo la pericolosità effettivamente riscontrata, bensì anche elementi solo potenzialmente idonei a far concludere la pericolosità per la collettività, per l’ordine pubblico ed il buon costume assumendo, quindi, una funzione preventiva finalizzata ad evitare situazioni di pericolo. Pertanto, non è necessario che i disordini si siano effettivamente verificati, basta una situazione di pericolo potenziale ed oggettivo per legittimare l’adozione di simili provvedimenti, sempre suffragati da specifica attività di polizia giudiziaria. Pertanto, il questore De Simone, valutate per il locale in esame, le suindicate e pregresse circostanze e rilevata l’evidente fonte di concreto pericolo per l’ordine e la sicurezza dei cittadini, ha decretato la sospensione dell’attività in esame”.