Avezzano. Il processo per lo schianto e la violenta lite avvenuti durante la notte dei focaracci della Pietraquaria rischia di finire in prescrizione. Dopo oltre sei anni dai fatti, il procedimento in corso al tribunale di Avezzano continua a viaggiare a rilento, segnato da rinvii e sostituzioni in aula che allontanano la possibilità di una sentenza definitiva.
I fatti risalgono al 26 aprile 2019, ma l’iter giudiziario appare sempre più incerto, con la concreta possibilità che la vicenda si chiuda senza una verità giudiziaria. Si sarebbe dovuta tenere una nuova udienza davanti al giudice Francesca D’Orazio, con la comparizione dei tre imputati: un finanziere in servizio a Roma, R.D.M., 47 anni; P.D.G., 65 anni, ex ispettore del commissariato di Avezzano; e suo fratello V.D.G., carabiniere di 55 anni, chiamati a rispondere delle accuse di violenza privata e resistenza a pubblico ufficiale.
L’udienza, però, è stata nuovamente rinviata a causa della sostituzione di uno degli avvocati della difesa, con l’ennesimo slittamento che fa intravedere sempre più chiaramente lo spettro della prescrizione.
Secondo la ricostruzione della procura, quella notte una Bmw piombò a tutta velocità nel quartiere residenziale di Scalzagallo, andando a schiantarsi contro alcune auto parcheggiate. Il fragore dell’urto svegliò diversi residenti, tra cui una coppia di medici, marito e moglie, che uscirono di casa spaventati insieme al figlio piccolo per verificare i danni.
È in quel momento che la situazione sarebbe degenerata. Nel fascicolo della procura, un documento di 108 pagine, si riportano minacce di morte e gravi intimidazioni rivolte al medico proprietario delle auto, con frasi come: “Dottore, io ti conosco. Ti faccio saltare in aria. So chi chiamare per farti un lavoretto. La paghi, stronzetto”. A queste si aggiungerebbero, sempre secondo l’accusa, insulti e minacce anche verso gli agenti del commissariato intervenuti sul posto, identificati come M.T. ed E.C.: “Chi c** vi ha messo la divisa addosso. Vi faccio trasferire”.
Tra le parti offese figurano non solo i due agenti, ma anche i due coniugi, medici di Avezzano, che hanno però ritirato la querela.
Il collegio difensivo è composto dagli avvocati Leonardo Casciere e Roberto Verdecchia. La prossima udienza è stata fissata a febbraio prossimo, ma il tempo stringe e, con ogni rinvio, cresce la possibilità che il procedimento venga archiviato per prescrizione, lasciando senza risposta una vicenda che aveva scosso l’intera comunità marsicana.
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