Tagliacozzo. Non si sa cosa accadrà alla vecchia cabina telefonica di che si trova nella Frazione di Villa San Sebastiano, in Largo Capocroce. C’è chi vuole smantellarla, e chi invece la ritiene un patrimonio, oltretutto utile. Le cabina si diffusero in tutti i Paesi industrializzati a partire dai primi anni del XX secolo e quelle più famose erano a gettone, poi sostituito dalle schede telefoniche e dall’introduzione delle monete in euro. Oggi sembrano diventate quasi un lontano ricordo, se non fosse per la storia di una di esse che si trova nella frazione di Villa San Sebastiano, a Tagliacozzo. Con l’avvento dei telefoni cellulari, l’importanza della cabina è diventata irrisoria, ma ciò, secondo i più nostalgici, non giustifica il fatto che quelle esistenti debbano essere rimosse perché, in fondo, sono state parte integrante del nostro passato. Attualmente, ad esempio a Torino, è stata installata una “cabina intelligente”, che include l’accesso ad Internet e ad altre informazioni utili, nonché quattro colonnine per la ricarica di scooter e biciclette elettriche. Quindi le cabine vanno tutelate. La pensano così il consigliere comunale Alfonso Gargano e il consigliere Roberto Giovagnorio che attaccano il sindaco e si oppongono alla decisione del Comune di rimuoverla. “E’ stato deciso”, spiegano Gargano e Giovagnorio, “con la delibera numero 251. In una lettera il sindaco Maurizio DI Marco Testa mi ha risposto che questa decisione “non corrisponde al vero”. Nonostante la delibera che dispone l’eliminazione della cabina”, afferma Gargano, il sindaco ha risposto a una nostra istanza che “non corrisponde al vero che l’Amministrazione Comunale ha autorizzato la rimozione della cabina Telecom in Villa San Sebastiano, L.go Capocroce”. “Solo il tempo quindi”, conclude Gargano, “ci potrà dire quale sarà il destino della nostra cabina telefonica”.