Carsoli. Prendono i soldi invece del “badoglio” carseolano e vendono bottiglie intere di vino al posto dei bicchieri come suggerito dal comitato organizzatore. Ne nasce una disputa che porta la Fisar a risarcire il comitato Carsoliamo 2013. Una bella iniziativa estiva alla fine si è conclusa in tribunale con l’associazione dei sommelier contro il comitato organizzatore. Durante le due serate era stata messa in circolo la moneta badoglio, del valore di un euro, valida per l’acquisto di un bicchiere di vino. In base a quanto pattuito il 25 per cento del ricavato andava agli organizzatori e il 75 alla Fisar. Alla fine della due giorni i sommelier hanno chiesto 4.781 euro a Carsoliamo, alla luce dei 6.465 badogli venduti. Gli organizzatori, però, hanno contestato il fatto che c’era stata una scorretta azione da parte della Fisar la quale aveva venduto bottiglie di vino per intero prendendo i soldi in contanti a scapito del comitato. Alla fine la vicenda si è conclusa davanti al giudice Agostino Colucci che ha condannato la Fisar, difesa dall’avvocato Maria Giovanna Treccozzi, al pagamento di mille euro di risarcimento a Carsoliamo, rappresentata dal legale Paolo Frani, e al pagamento delle spese processuali