Avezzano. In gergo penale si direbbe: assolto con formula piena perché il fatto non sussiste; in termini calcistici: don Claide – preside Liceo classico: 2-0. Già, perché don Claide, che, oltre ad essere parroco della Cattedrale è anche insegnante di religione al liceo Classico Torlonia, aveva ricevuto ben due contestazioni di addebito. La più grave ha dato l’avvio ad un procedimento disciplinare davanti alla Commissione presso la Direzione Generale Regionale dell’USR per l’Abruzzo, competente ad emanare sanzioni per il personale docente, su segnalazione dei dirigenti scolastici, superiori a 10 giorni di sospensione dall’attività didattica. La preside del Liceo classico, fresca di nomina, ha inviato una relazione all’USR con pesanti accuse nei riguardi del sacerdote, relativamente a fatti accaduti il 18 febbraio scorso, allorché durante lo svolgimento dell’assemblea studentesca d’Istituto, don Claide – a dire della preside – avrebbe interagito con il dirigente ricorrendo a toni e modi irriguardosi alla presenza di studenti e docenti, tanto da causarle un malore. La preside denunciava persino l’infortunio all’Inail. Ma in sede di “giudizio”, la dottoressa Rita Sebastiani, dirigente dell’Ufficio procedimenti disciplinari, all’esito di un’approfondita istruttoria, svolta anche mediante l’ascolto di testi, ha ritenuto che il comportamento del docente si è svolto nei limiti della correttezza e nei giorni scorsi ha archiviato la pratica “assolvendo” il docente. Nella circostanza, a difendere il docente è sceso in campo il segretario regionale della Uil scuola Enio Taglieri. In precedenza, don Claide aveva ricevuto un altro avvio di procedimento disciplinare, questa volta in compagnia con le professoresse Franca Di Bendetto ed Emanuela Di Fabio, per non essersi presentati a una riunione dipartimentale spostata dalla dirigente nella mattina in cui a scuola era stata indetta l’assemblea studentesca d’istituto di gennaio. Le docenti, tutte iscritte alla UIL scuola, difese dal responsabile dell’ufficio legale Salvatore Braghini, presentavano una memoria difensiva e la preside era costretta ad archiviare il procediemnto. La difesa dell’avvocato si è basata sull’insussistenza dell’obbligo per i docenti di recarsi a scuola nel giorno dell’assemblea, come previsto dalla normativa vigente e avvalorato da una sentenza del Tribunale di Avezzano del giugno 2011, confermata in appello. Con la tale sentenza era stata condannata la dirigente dell’Itis “Majorana” Amanzi, attuale tutor della preside Rodorigo, che svolge l’anno di prova. Parlando di liceo classico, sembrerebbe proprio il caso di apprezzare il noto proverbio latino: Quidquid agis, prudenter agas, et respice finem, cioè, Qualunque cosa tu faccia fallo con prudenza e considera le conseguenze.