Avezzano. Liste di attesa interminabili e mesi di attese per i cittadini della Asl costretti a fare accertamenti o controlli strumentali. Basti pensare che servono cinque mesi per una tac alla testa, o quattro per una ecocolordoppler, tre mesi e mezzo per una risonanza magnetica e due per una ecografia. L’azienda sanitaria ha annunciato che ora tutta l’attenzione, non appenda chiuso il capitolo legato alla riorganizzazione ospedaliera e al Piano aziendale in via di approvazione da parte della Regione, dedicherà i propri sforzi ad abbattere le liste di attesa. Una delle strategie sarà quella di avvalersi delle strutture sanitarie private presenti sul territorio. In tal modo sarà possibile snellire le liste di attesa, con particolare riferimento alla diagnostica per immagini. La scorsa estate la Regione ha stipulato un contratto con la Asl con validità fino a tutto il 2012. L’azienda sanitaria, guidata dal manager Giancarlo Silveri, in tal modo, potrà disporre prioritariamente delle prestazioni erogabili dai privati e potrà scegliere ciò di cui ha realmente bisogno in un’ottica di integrazione dei servizi. Un sistema che si tradurrà nello snellimento delle liste di attesa che, in alcuni casi, arrivano anche a inizio estate, come nel caso della tac. Gli utenti che avranno prenotato visite specialistiche e controlli strumentali riceveranno una telefonata dagli operatori della Asl e potranno scegliere di anticipare l’esame nella struttura privata più vicina. Un altro grande problema che causa le liste di attesa riguarda le sale operatorie chiuse per lavori che fanno da tappo all’attività del principale ospedale della Marsica. Ai primi di ottobre ad Avezzano sono state riattivate, dopo la ristrutturazione, tre delle sei sale operatorie della struttura sanitaria. Il lavoro, con una spesa di due milioni e 700mila euro, ha riguardato il rifacimento delle parti strutturali, impianti termici, elettrici e di condizionamento, nonché l’insieme degli arredi. Nelle tre sale ristrutturate sono stati eseguiti circa settemila interventi in tre mesi. Ora però il problema è la riaperture delle altre tre sale operatorie ancora chiuse. Questa limitazione causa tempi lunghi per i servizi ai pazienti e il rinvio degli interventi chirurgici non urgenti, causando di conseguenza anche ricoveri più lunghi e maggiori spese per la Asl. Secondo il programma dei lavori, dovrebbero essere riaperte entro il mese di luglio.