L’Aquila. Via libera alla caccia di cervi e cinghiali dall’Ispra. Il Presidente di Confagricoltura L’Aquila Fabrizio Lobene appresa la notizia del nulla osta rilasciata al Parco Sirente Velino dall’ISPRA che ha autorizzato la caccia di selezione dei cervi al di fuori del parco ed il loro controllo numerico all’interno del territorio dell’area protetta ha trasmesso al Vicepresidente e Assessore regionale Agricoltura Emanuele Imprudente, al Presidente e al Direttore del Parco Naturale Regionale Sirente Velino Francesco D’Amore e Igino Chiuchiarelli una lettera con la quale esprime, a nome degli agricoltori e degli allevatori della provincia dell’Aquila e dell’Abruzzo, il compiacimento di Confagricoltura Abruzzo per il complicato lavoro portato brillantemente a termine su una materia scivolosa e altamente divisiva.
“Questo modo di operare ci conforta e ci ha fatto apprezzare la determinazione di Amministratori pubblici, Direttori e tecnici venatori degli ATC e del Parco, competenti e determinati che hanno portato alla conclusione una battaglia che, prima di tutto, è di buon senso. Esordisce il Presidente Lobene “abbiamo organizzato e partecipato a numerosissimi incontri con i nostri rappresentanti agli ATC, agricoltori e allevatori per spingere l’Ente Parco e l’Assessorato agricoltura a perseguire questa strada lunga e tortuosa. A volte la dialettica è stata accesa e fuori le righe frutto delle tante delusioni non già per le attività svolte quanto per i numerosi ostacoli ideologici e burocratici frapposti proprio per impedire il raggiungimento di questo risultato” continua Lobene.
“Speriamo che questo modo di procedere ed il risultato ottenuto possa essere replicato anche in altri territori regionali e nelle regioni limitrofe anche per dimostrare che occorre determinazione e perfetta conoscenza delle norme, ma anche la spinta dal basso e la disponibilità di una politica lungimirante per sconfiggere le derive dei sacerdoti dell’ ambientalismo metropolitano che causa e ha causato la riduzione della presenza umana nelle aree interne”. Conclude Lobene “ora occorre accelerare l’iter per il materiale contenimento di questa fauna perché solo così si può ridare fiducia ai troppi agricoltori e allevatori che, in assenza di interventi, avrebbero già deciso di chiudere l’attività”.