Avezzano. Liquami nei campi coltivati a causa della fuoriscita dalla condotta del depratore. E’ stato presentato già un esposto in procura e non mancano le proteste. Il problema, in località Pozzillo, non si risolve e la situazione va avanti oramai da un anno e mezzo. L’ultimo episodio di allagamento è avvenuto nei giorni scorsi, a causa delle abbondanti piogge. Diversi ettari di terreno coltivato, si parla di una ventina di ettari, è sono stati invasi dai liquami. Sul caso è stato anche presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Avezzano, ma il caso è stato archiviato. Uno dei proprietari terrieri, Vincenzo Lolli Santori, difeso dall’avvocato Mirco Salvati, ha chiesto la proroga delle indagini poiché “la situazione è divenuta insostenibile e nonostante le numerose segnalazioni, i sopralluoghi e le indagini, gli allagamenti di liquami continuano inesorabilmente”. Alla base della situazione ci sarebbe una carenza strutturale in rapporto alla quantità di acque chiare e di fogna che arrivano nelle tubature. Secondo l’Arap, che ha realizzato l’impianto, le responsabilità sarebbero del Cam che lascerebbe passare dalle paratie troppi scarichi, causando la fuoriuscita dei reflui lungo la linea di adduzione al nuovo depuratore. In sostanza, nel collettore fognario che collega i reflui civili della città all’impianto di depurazione, viene convogliata una portata notevolmente superiore a quella stabilita nell’autorizzazione unica ambientale rilasciata il 15 maggio 2014. Il Cam da parte sua sostiene al contrario che le cose non stanno così e che il consorzio deve necessariamente far fronte alla portata di reflui che arrivano dalla città. Insomma, è un cane che si morde la coda. Nel frattempo le colture che dovrebbero finire nelle tavole dei consumatori sarebbero invase da liquami. Lo scorso anno la polizia ambientale del comune di Avezzano ha effettuato un sopralluogo nei pressi di fosso Puzzillo, proprio a seguito delle segnalazioni, rilevando la fuoriuscita di liquami dai pozzetti della condotta. Il sindaco Giovanni Di Pangrazio aveva quindi emesso un’ordinanza affinché l’Arap ed il Cam si attivassero immediatamente per trovare soluzioni e procedere alla rimozione e allo smaltimento dei rifiuti fuoriusciti. La situazione però non è cambiata ciò che rimane, per ora, oltre ai liquami nei campi, sono le proteste.