Avezzano. “Non possiamo non iniziare facendo un plauso al sindaco Di Pangrazio per la sua performance da consumato attore. Abbiamo ormai imparato a conoscere le grandi capacità teatrali del primo cittadino, ma ogni volta riusciamo ancora a sorprenderci per come il sindaco riesca a rappresentare, o meglio mistificare, la realtà. Tutti atti messi in scena per camuffare il suo immobilismo amministrativo, tranne, c’è da sottolinearlo, qualche inutile passerella e qualche incarico amministrativo dovuto”. E’quanto riportato nella nota dei consiglieri di minoranza Filomeno Babbo, Mario Babbo, Stefano Lanciotti, Alfredo Mascigrande, Lorenza Panei, Tiziano Genovesi e Goffredo Taddei.
“Il tema messo in scena durante il Consiglio Comunale del 26 Marzo”, proseguono,” è stato quello della linea ferroviaria Pescara-Avezzano-Roma. E già come non mettere la faccia anche su un risultato ottenuto grazie al lavoro di squadra che in questi ultimi anni ha fatto si che portassimo “a casa” il grande risultato di potenziamento della tratta ferroviaria Roma Pescara. Tutte le forze politiche stanno spingendo per la realizzazione del progetto di velocizzazione. Si tratta di un progetto già depositato e redatto da Rfi (Rete Ferroviaria Italiana), insieme all’allora Ministra Paola De Micheli, Regione Abruzzo e Regione Lazio. Tra l’altro pochi giorni fa in Senato è stato approvato il Piano nazionale di ripresa e resilienza ove al primo punto della sezione trasporti e infrastrutture c’è la velocizzazione della ferrovia Pescara-Roma nonché la messa in sicurezza dell’autostrada A24-A25″.
“Tutto ciò per dire che nel merito della Mozione propostaci dalla maggioranza non abbiamo alcun problema, anzi condividiamo la necessità di vigilare che nulla di sostanziale cambi nell’idea originaria e di sollecitare gli organi regionali e statali affinché diano seguito al progetto in tempi rapidi. Quello che non ci convince è il mezzo che viene proposto nella mozione dei consiglieri di maggioranza per arrivare al risultato. Avremmo ritenuto più utile la modifica della mozione che avesse invitato il sindaco della Città di Avezzano a predisporre, unitamente ai consiglieri comunali, un documento atto a promuovere la riprogrammazione da parte del Governo regionale e del Governo nazionale dei tempi di attuazione dei lotti funzionali della linea ferroviaria Pescara-Roma, riportati nella relazione del Gruppo di Lavoro, individuando in via prioritaria gli interventi sulla tratta Roma-Avezzano e a sensibilizzare i Parlamentari locali e Consiglieri regionali a farsi promotori delle suddette istanze presso i competenti organi. Ciò anche proponendo di redigere un documento simile agli altri Consigli Comunali della Marsica. La richiesta di convocazione del Parlamento dei sindaci, per i quali nutriamo profondo rispetto e stima, non ha senso di esistere; il parlamentino è un organo non previsto da alcuna norma. Siamo noi consiglieri comunali a dover mettere in campo le nostre forze, tutto il resto è pubblicità superflua soprattutto in questo momento dove non servono riunioni, vetrine e inaugurazioni, stante il perdurare dell’emergenza Covid. E già l’adunanza dei sindaci che viene usata dal protagonista Di Pangrazio solo per metter in scena una delle sue performance, inutili tra l’altro. Come diceva Edoardo De Filippo in una commedia da lui messa in scena, riservandosi il ruolo dell’anziano «padrino» nel popolare quartiere napoletano dove fra l’altro era nato Totò, «Chi tiene santi va in Paradiso e chi non ne tiene va da Don Antonio Barracano», concludono i consiglieri.