Avezzano. Tornano in strada gli studenti del Liceo Scientifico per protestare contro il nuovo trasferimento dal centro di formazione di via Pertini all’Istituto tecnico commerciale e al Liceo Psicopedagogico. I ragazzi, dopo aver appreso la notizia dell’imminente trasloco nelle nuove sistemazioni, hanno deciso di astenersi dalle lezioni e di protestare in via Pertini. Secondo gli studenti non ci sarebbero i presupposti per rimanere fino alla fine della settimana nello stabile del centro di formazione per problemi di sicurezza. Dopo una mattinata fuori al cortile di via Pertini i ragazzi si sono dati appuntamento a domani mattina per una nuova protesta. “Non vogliamo rischiare di dover rimanere fino alla fine della settimana in una scuola non sicura”, hanno commentato i ragazzi, “protesteremo ad oltranza fino a quando non ci daranno delle spiegazioni in merito”. I ragazzi, secondo quanto disposto dall’amministrazione provinciale, saranno trasferiti lunedì prossimo nelle due nuove sedi in attesa del ritorno nell’edificio di via Aldo Moro dove i lavori sono ancora in corso. “La vicenda legata alla ricostruzione del liceo scientifico “V. Pollione” rischia davvero di diventare una storia infinita”, dichiara il consigliere regionale Daniela Stati, “questo ulteriore spostamento degli studenti, allontanati dal centro di formazione professionale di via Pertini, per essere dislocati tra l’ITC, l’ITG e il socio pedagogico, rischia di creare ancora più disagi ai docenti e agli studenti che si vedranno così costretti ad occupare cinque sedi differenti”. Continua: “Non capisco perché tutta questa fretta nello spostamento, visto che la Provincia ha sempre rassicurato gli studenti sull’agibilità del centro di formazione professionale che, a quanto dichiarato dal presidente della Provincia Antonio Del Corvo, supera anche gli standard di agibilità di una scuola superiore, essendo una scuola di formazione professionale provinciale.” Sulla posizione della preside del “Vitruvio Pollione” il consigliere Stati dichiara: “la preside Marina Novelli da subito si sarebbe dovuta fare garante delle esigenze dei ragazzi. Come dirigente scolastico dell’istituto, sarebbe dovuta essere l’intermediario tra le istituzioni e i 1600 studenti del “Pollione” e non avrebbe dovuto permettere che una scuola come lo scientifico si sgretolasse tra container, costosissimi per l’amministrazione provinciale, sedi distaccate e centri professionali. E’ evidente che le doppie vesti indossate dalla Novelli da dirigente scolastico dell’istituto e assessore comunale alla pubblica istruzione, hanno fatto passare le esigenze dei ragazzi in secondo piano, rendendoli orfani di una figura, quella del preside, che rappresentasse davanti alle istituzioni solo le reali necessità di chi la scuola la vive”. “Auspico che una volta per tutte si faccia chiarezza su tutta la vicenda e che sia la preside Marina Novelli, sia il presidente della Provincia Antonio Del Corvo, sia il sindaco Giovanni Di Pangrazio mettano in condizione i ragazzi di frequentare la scuola e tutte le lezioni nella massima serenità”, conclude il consigliere regionale Daniela Stati.