Avezzano. Cantiere lumaca al Liceo Scientifico, i rappresentanti d’istituto bussano alla porta del sindaco, Giovanni Di Pangrazio, da sempre al loro fianco, per avere un sostegno concreto nell’azione mirata a ottenere il completamento dei lavori prima dell’inizio del prossimo anno scolastico. Nell’incontro a Palazzo di Città i giovani hanno “consegnato” al primo cittadino le loro legittime aspettative, ovvero, il ritorno nella scuola almeno per il prossimo anno scolastico: “la riapertura, prevista per l’inizio di quest’anno”, hanno ricordato i rappresentanti d’istituto, “è slittata via via, tra annunci della puntualmente disattesi, fino ad arrivare all’attuale situazione di sostanziale stallo. Se continuano così, temiamo che la scuola allunghi la serie delle cattedrali nel deserto. Confidiamo anche in un maggior impegno della Preside, che gradiremmo più nelle vesti di mamma, per sostenere con forza le nostre aspettative di tornare, tutti insieme, nella nostra sede scolastica”. Attualmente, infatti, i 1.600 giovani sono divisi in tre sedi diverse, mentre il personale di segreteria è ospitato in un altro ufficio, con evidenti disagi sia dal punto di vista logistico che delle attività. I rappresentanti di istituto hanno chiesto al sindaco di portare all’attenzione della Provincia anche i loro interrogativi sul discorso convenzioni con la Scav e alcune palestre cittadine dove praticavano le attività di educazione fisica: che fine hanno fatto? Il sindaco di Avezzano ha assicurato il massimo impegno. “I ragazzi, come sempre con grande senso di responsabilità”, ha evidenziato Giovanni Di Pangrazio, “hanno manifestato le loro legittime aspettative: tornare a studiare in aule idonee al più presto. Mi impegnerò, come ho fatto finora, affinché il legittimo desiderio dei nostri giovani di poter esercitare il loro diritto allo studio, trovi la giusta attenzione risposte nelle sedi competenti”.