Avezzano. Niente licenza per decine di aspiranti cacciatori a causa della mancata analisi delle richieste da parte della commissione esami. L’allarme è stato lanciato dal consigliere provinciale Lorenzo Berardinetti a cui si sono rivolte le associazioni venatorie che raccolgono da mesi le proteste di persone che aspirano a diventare cacciatori. Ma la cosa più clamorosa riguarda il motivo di tali ritardi che, secondo l’Enalcaccia provinciale sarebbe dovuto alla mancanza di fondi necessari per i gettoni di presenza ai membri della commissione esame. «Al di là delle motivazioni che hanno portato a questa situazione», afferma il consigliere Berardinetti, che ha presentato un’interrogazione in vista della prossima seduta del consiglio provinciale, «la cosa certa è che decine di utenti, anche da 8 mesi, attendono di essere convocati per sostenere gli esami, rischiando anche di vedersi respinte le domande se inviate con data superiore ai tre mesi a causa della scadenza dei documenti allegati, quindi con ulteriori aggravi economici». Si spera dunque che le domande siano esaminate almeno entro settembre, prima dell’apertura della caccia. Il problema riguarda decine di persone, basti pensare che nell’area della Valle Roveto, della zona di Tagliacozzo e del Carseolano le domande bloccate sono una settantina. I cittadini, tramite le associazioni di cacciatori, si dicono pronti a ricorrere agli organi competenti per individuare le responsabilità di tale singolare situazione. Al riguardo, dopo la protesta, negli uffici del Consiglio provinciale dell’Aquila, si è riunita la Commissione ambiente presieduta da Emilio Cipollone per affrontare i problemi relativi alla prossima stagione venatoria. Erano presenti tutti i commissari, l’assessore all’Ambiente Pino Tiberio ed il presidente del consiglio provinciale Filippo Santilli. “Oltre a sensibilizzare gli organi competenti ad una solerte assegnazione delle aree cinofile”, dichiara il presidente della commissione Emilio Cipollone, “è stata sollecitata la convocazione della commissione per l’abilitazione all’esercizio venatorio”.