Tagliacozzo. Un periodo decisamente particolare per la città alla vigilia delle prossime elezioni amministrative. Dopo le dimissioni dell’ex sindaco Maurizio Di Marco Testa, a seguito dell’inchiesta sugli appalti, il municipio di Tagliacozzo è ora presieduto da un Commissario straordinario, che vigilerà sulla città sino alla nomina del nuovo primo cittadino. Sembra che all’alba del suo presidio, il Commissario, forse all’insaputa delle tradizioni storiche che hanno accompagnato da anni la festa della Liberazione a Tagliacozzo, abbia annullato i tradizionali riti di omaggio alle vittime. Nel pomeriggio del 25 aprile, tuttavia, ci ha pensato il Nucleo Operativo della Protezione Civile di Tagliacozzo a non cancellare definitivamente dal presente della cittadina la memoria di uno dei processi più importanti dell’evoluzione politico e storica della nostra Nazione, che vide protagonisti diversi cittadini del luogo opporsi con coraggio e valore alla tirannide nazifascista, lottando per la libertà della quale oggi tutti godiamo. A rimembrare i dettagli delle vittime del sito coinvolte in questa nera vicenda, è Rita Tabacco, portavoce del comitato Pro Ospedale: “Pongo cortesemente all’attenzione del commissario la necessità di rendere omaggio a livello Istituzionale il ricordo della Resistenza a Tagliacozzo”, afferma la Tabacco, “forse il commissario, appena entrato non ha avuto modo di annotare la partecipazione ed il contributo che molti giovani originari di queste terre diedero felicemente al gruppo della Resistenza Nazionale contro le truppe nazifasciste”, racconta la portavoce, “Mio padre lo sapeva bene, e me lo ha raccontato in prima persona, in particolar modo l’episodio che vide coinvolto lo stesso Don Gaetano Tantalo. Differenti giovani della parte storica della cittadina e di Roccacerro parteciparono alla Resistenza come informatori segreti. Furono scoperti dai Tedeschi e condannati a morte. Lo stesso Don Gaetano accorso presso i comandanti per chiedere grazia nei confronti dei giovani, fu posto sulla linea della fucilazione. Tuttavia, un motociclista tedesco si recò d’ordine al Comando Generale nazista a Roma, presieduto dal generale Kenrseling, presentandogli la richiesta di grazia per i condannati e per il parroco. Il militare la concesse cosicché i nostri concittadini furono salvi”. Conclude la Tabacco, “Tagliacozzo ha avuto la sua pagina di storia in questa tristissima vicenda. Ribadisco, con il massimo rispetto, ma è necessario che certe memorie non passino inosservate e che la e che la Vacatio delle istituzioni locali contriubuisca ad omaggiare con la presenza dello Stato che rappresentano coloro che hanno pagato con la vita e il sacrificio il prezzo della libertà, dono per noi tutti. Come tutti sanno, la Resistenza non terminò il 25, ma nei giorni seguenti. Per cui, a rigor di storia, una celebrazione realizzata nei prossimi sarebbe più che auspicabile per la nostra cittadina, specie in questo delicato periofo”. Note nella città sono anche le epigrafi poste in via dell’Oriente, in memoria di Luigi Consoli, Luigi Del Monaco e dei fratelli Mario e Bruno Durante, originari di Capistrello torturati e fucilati dai nazisti proprio in questa terra. Una pagina di storia come quella della Liberazione, non può essere trascurata. Nonostante la lodevole iniziativa del corpo della Protezione Civile, accompagnata dal parroco e da numerosi partecipanti, che è riuscita a supplire i mancati e autorevoli festeggiamente dando un forte segnale di rispetto e di sensibilità per il valore della Storia, è necessario che le stesse Istituzioni rendano omaggio a quelle vittime, sacrificate per i colori di una bandiera che esse stesse rappresentano. Raffaele Castiglione Morelli