Avezzano. In casa LFoundry torna la preoccupazione per la gestione dei contratti di solidarietà. Scattati a inizio dicembre sono temporaneamente legati all’aggiornamento del software che però tarda a concludersi. “Apprendiamo con sorpresa dalla stampa che a poche settimane di distanza dalla convinta sottoscrizione da parte di alcune organizzazioni sindacali di un accordo di contratti di solidarietà che avrebbe messo in sicurezza lo stabilimento LFoundry”, hanno spiegato dalla Fiom-Cgil, “dubbi sulla strategia che i vertici aziendali starebbero mettendo in campo iniziano a insinuarsi anche in coloro che, all’indomani della frettolosa firma, si ergevano a paladini dei lavoratori stigmatizzando la decisione della Fiom che aveva ritenuto
inopportuno sottoscrivere l’accordo vista la penuria di tutele per i lavoratori e l’assenza di garanzie sul percorso industriale da parte del ministero dello Sviluppo economico.
Cosa avrebbe indotto la Uilm nazionale a contraddire se stessa e a esprimere ora massima apprensione, peraltro ricorrendo alle stesse parole utilizzate dalla Fiom? Davvero inquietante dover constatare che chi ha messo l’azienda in condizioni di non essere una priorità per il Ministero dello Sviluppo Economico (per via di un contratto di solidarietà di ben 18 mesi), ora
esprima ogni preoccupazione per il futuro dell’industria più grande della nostra provincia. Premesso che l’azienda si rifiuta di consegnare alla nostra Organizzazione copia dell’accordo di CDS sottoscritto (per vergogna? Per patetica ripicca? O perché ingenuamente pensa che non sia un atto pubblico?) è oggi sotto gli occhi tutti il fallimento del primo degli “interventi di razionalizzazione ed efficientamento organizzativo e gestionali” che l’azienda, solo poche settimane fa, aveva spacciato per
imminente e perfettamente pianificato, ossia la sostituzione del sistema informatico per il controllo e la gestione della produzione!
E con simili premesse, cosa tocca aspettarsi su tutto il resto? Piuttosto che andare alla spasmodica ricerca di improbabili capri
espiatori cui attribuire ogni male oppure avvilupparsi attorno a sterili discussioni su cosa gli altri avrebbero dovuto fare o non fare…, non sarà il caso che chi guida l’azienda e ha sulle spalle la responsabilità di traghettare verso un futuro quasi 1500 famiglie del nostro territorio inizi a giocare una partita trasparente e ad avere un atteggiamento rispettoso verso i lavoratori?”.