Avezzano. LFoundry chiama a raccolta i dipendenti e chiede maggiore impegno per recuperare i ritardi della produzione. Sono iniziati lunedì in casa LFoundry i confronti tra i vertici del sito e i dipendenti. Secondo un calendario preciso l’amministratore delegato Marcello D’Antiochia, insieme al vice presidente Fabrizio Famà, al direttore del personale Alessandro Albertini e a Emilio Balzani e Vincenzo Greco, responsabili della produzione, sta incontrando parte dei 1.500 dipendenti nella sala mensa a causa dell’emergenza covid-19.
Tanti gli argomenti trattatati tra cui il ricambio continuo dei lavoratori interinali che acquisiscono delle professionalità senza però specializzarsi perché il tempo del contratto non glielo permette, gli investimenti da fare entro la fine dell’anno, i carichi di lavoro e il ritardo delle consegne dovuto all’emergenza coronavirus e ai black-out verificatisi nel sito.
“Suoi 18 milioni di euro di investimenti forse serve un po’ di chiarezza perché continuano a ripetere “noi abbiamo investito” quando in realtà questi soldi sono stati decurtati dalle buste paghe di noi lavoratori durante tutto il percorso degli ammortizzatori sociali durato anni e quindi non messi sul piatto dalla proprietà”, ha spiegato Roberto Di Francesco, rsu di stabilimento, “bisogna poi fare un discorso serio sui precari perché ogni anno e mezzo si perdono competenze e professionalità ed è necessario affrontare in modo serio la questione della turnazione che non è più gestibile così come è concepita.
C’è bisogno di fare un piano serio sulla formazione dei lavoratori e delle lavoratrici”, ha concluso il sindacalista, “per troppo tempo trascurato a causa delle varie crisi aziendali che si sono succedute”