Avezzano. Le sigle sindacali fanno quadrato per ricominciare a trattare con l’azienda. Fim – Cisl, Fiom – Cgil e Uilm – Uil, dopo la rottura registrata nei mesi scorsi, sono tornati di nuovo a sedersi tutti insieme intorno ad un tavolo per riprendere il discorso interrotto e lavorare uniti nell’interesse dei 1.400 dipendenti di LFoundry.
“II fine era quello di ricompattare la delegazione per riprendere le trattative con l’azienda” hanno spiegato dalla delegazione Fiom – Cgil di LFoundry. “Dopo aver fatto il punto sullo stato dell’arte, si sono evidenziati punti di vista diversi. Abbiamo proposto al resto della delegazione un percorso analogo a quello praticato nelle altre aziende e basato sull’elaborazione di una piattaforma che potesse racchiudere tutti gli argomenti di interesse collettivo, da discutere innanzitutto con l’assemblea dei lavoratori e sottoporre al loro voto per poter poi trattare con l’azienda sulla base della piattaforma stessa. Prendiamo atto che questa proposta non è stata accolta perché il resto della delegazione sindacale ha sensibilità diverse e non ritiene né utile né necessario il coinvolgimento delle lavoratrici e dei lavoratori”.
Nei mesi scorsi, nell’azienda più grande del territorio marsicano, dove si producono semiconduttori e memorie volatili, è stato sottoscritto un accordo tra proprietà e organizzazioni sindacali per i contratti di espansione, che prevedono tredici nuove assunzioni e trenta pre-pensionamenti. L’intesa non è stata però approvata da tutte le sigle e già da lì si è aperta la prima crepa tra Fim – Cisl e Uilm – Uil e Fiom – Cgil.
“Nell’ottica di fare tutti uno sforzo alla ricerca di una sintesi” hanno concluso dalla Fiom – Cgil “la delegazione sindacale ha fissato il prossimo incontro per il 30 giugno. A seguire, il 6 luglio, ci sarà il confronto con l’azienda”.