Avezzano. Un incontro “tanto atteso quanto deludente”. Così i rappresentanti dei sindacati hanno commentato il vertice che si è tenuto ieri tra la direzione aziendale e proprietà LFoundry nella sede della regione Abruzzo. L’incontro è stato coordinato e voluto dall’assessore alle Attività produttive della Regione Abruzzo, Mauro Febbo, sollecitato più volte dalle stesse parti sociali, a distanza di circa sei mesi dall’ultimo appuntamento con le Istituzioni presso il Mise.
“I temi emersi durante il confronto hanno riguardato prevalentemente lo stato attuale della tenuta economica ed industriale post-Covid e le prospettive strategiche future”, hanno commentato dalla Uilm – Uil, “nonostante l’impatto contenuto determinato dall’emergenza Covid, gli scenari produttivi dei prossimi mesi vedranno un calo di circa il 25 % della capienza in linea oggi utilizzata (95% del totale) a causa della crisi dell’Automotive. Su questo aspetto le organizzazioni non hanno ricevuto rassicurazioni sulla possibilità di diversificare i prodotti che limiterebbero gli impatti nel momento in cui scende la domanda dei sensori dedicati al settore auto.
E’ stato segnalato un cospicuo ritardo di consegna al cliente di circa 24K wafers, causato dalle misure contro la pandemia e dai due recenti Power down, da dover recuperare con il nostro maggior cliente. In relazione agli eventuali ammortizzatori ancora disponibili la proprietà ha dichiarato di non volerne fare richiesta fino alla fine del Terzo Quarter (fine settembre).
Permangono tutte le preoccupazioni ante Covid: dall’emorragia di personale e competenze che stanno lasciando l’Azienda, la mancanza di una strategia consona ad una multinazionale o aspirante tale, l’assenza di volontà di mettere in comune risorse pubbliche e private per aumentare la catena del valore cosi come raccomanda il continente in cui si trova il sito, l’insufficienza di prospettiva di crescita di reddito delle lavoratrici e dei lavoratori fortemente penalizzati in questi anni e veri ‘azionisti’ di una proprietà che oggi pone sul tavolo ancora una volta solo una prospettiva di autofinanziamento!”.
Per la Fiom – Cgil “l‘unica certezza che è emersa è che, “grazie” ai ritardi nelle produzioni accumulati nelle scorse settimane a causa delle misure anti COVID e anche a una inquietante sequenza di due gravi interruzioni di energia (le cui cause sono ancora da comprendere!) , per i mesi di agosto e settembre non ci sarà ricorso agli ammortizzatori sociali.
A oggi, per ammissione dell’azienda stessa, sul dopo non c’è una sufficiente visibilità per poter fare previsioni! Questa dichiarazione rilasciata dall’azienda in sede Istituzionale, conferma la fondatezza di tutte quelle criticità e assenza di strategia ripetutamente denunciate dalla Fiom che già al tempo della non sottoscrizione dell’accordo sul CDS aveva intuito l’evanescenza di certi scenari tratteggiati dall’azienda.
In questa circostanza, si immagini quanto suoni fuori luogo, oltre che del tutto sgradevole per i Lavoratori che giorno dopo giorno con la loro attività lavorativa da decenni consentono alla LFoundry di fatturare, la considerazione fatta dall’ad sull’utilizzo dei congedi parentali da parte dei dipendenti LFoundry (quelli previsti dai decreti dell’emergenza covid, per intenderci) che, a detta sua, metterebbero in difficoltà l’azienda!
Inaccettabile questo livello di discussione! Così come è inaccettabile che si dubiti, per quanto velatamente, della competenza dei tecnici addetti alle manutenzioni, come ha fatto oggi l’A.D.! Ma perché, invece di rivolgersi a esperti provenienti dall’estero (come l’A.D. oggi ha sostenuto di essere sul punto di fare) per svolgere queste particolari manutenzioni, l’azienda non ha pensato di attivare percorsi di formazione ad hoc per il personale già addetto a questo genere di mansioni? Forse perché non è vero che le competenze dei Lavoratori di Avezzano non sono adatte, visto che le macchine sono le stesse di sempre??
Come Fiom non possiamo che condividere il parere espresso dall’Assessore che ha parlato di una certa “ermeticità” dell’azienda nel fornire informazioni che siano congrue rispetto a una visione prospettica sulla tenuta occupazionale e tecnologica del sito avezzanese. Per questa ragione l’Assessore ha già calendarizzato per fine anno un ulteriore incontro in sede Regionale al fine di poter conoscere quei piani che oggi l’azienda ha dichiarato di non essere in grado di fornire. L’assessore ha altresì anticipato che probabilmente a settembre ci sarà anche l’incontro presso il Ministero dello Sviluppo Economico”.