Avezzano. Un secco no è stato espresso dai rappresentanti dei sindacati alla proposta di LFoundry di passare alla turnazione di 8 ore. Le parti si sono incontrate nella sede di Confindustria all’Aquila per confrontarsi rispetto al “Documento Programmatico” presentato il 4 febbraio scorso.
Dal confronto tra i segretari provinciali di Fiom – Cgil, Elvira De Sanctis, Fim – Cisl, Antonello Tangredi, Uilm – Uil, Angelo Gallotti, e Failms – Cisal, Fernando Di Gianfilippo, le rsu di stabilimento e il vice presidente Fabrizio Famà, il direttore del personale Alessandro Albertini e il responsabile delle relazioni industriali, Fabrizio Felli è emerso che la proposta di abbandonare le 12 ore non è andata giù ai dipendenti che preferiscono il turno un giorno, una notte, uno smontante e due riposi.
“La delegazione ha rigettato il documento aziendale per due motivi principali: la conoscenza dei dati industriali è elemento imprescindibile per affrontare una discussione seria sulla tenuta e sul futuro dello stabilimento, per quanto riguarda la turnazione è già attivo l’accordo del 30 maggio 2018 (che istituiva il turno 2-3 per una porzione della popolazione con la prospettiva di ampliamento) che va esteso e completato con l’inserimento del turno 6-3 a 8 ore su base volontaria.
L’applicazione di tale turnazione inoltre, assorbe l’eccesso di ore dell’intero stabilimento. Nel corso del prossimo incontro, che si terrà il 28 febbraio 2020, capiremo se c’è disponibilità da parte aziendale ad
affrontare la discussione sulla base da noi proposta”.