Avezzano. Il futuro di LFoundry è ancora incerto ma le rassicurazioni di Sergio Galbiati e Guenther Ernst Ceo fanno ben sperare i dipendenti. La vendita, sulla quale i vertici dello stabilimento mantengono il massimo riserbo, sarebbe ormai imminente e per alcuni potrebbe essere la svolta per la riqualificazione del sito. “Galbiati sta dando seguito a quello che la Uilm ha detto da subito sottoscrivendo il contratto di solidarietà cioè che c’è una imminente vendita”, ha commentato il segretario Uilm – Uil L’Aquila Teramo, Angelo Gallotti, “non conosciamo ancora i termini ma siamo fiduciosi nei confronti di quello che si sta facendo. Anche noi siamo in attesa, vedremo come andrà a finire e poi commenteremo la vicenda”. Più piccata la Fiom – Cgil che, non avendo firmato l’accordo per i contratti di solidarietà, ha iniziato una campagna di sensibilizzazione delle istituzioni per fare fronte comune e tutelare i dipendenti.
“Il management fa gli interessi degli azionisti”, ha evidenziato Roberto Di Francesco della Fiom – Cgil, “noi, come organizzazione sindacale proviamo a fare gli interessi delle persone che ci lavorano e del territorio che rappresentiamo. Non è in discussione la buonafede dei dirigenti e le loro capacità, ma troppo spesso le due cose non coincidono. Dal 2009 a oggi, nonostante la buona volontà dei dirigenti, in questo sito, abbiamo perso più di 600 posti di lavoro e 7 anni di cassa integrazione in 10 anni. Non è una vertenza che si può risolvere all’interno del management e dei cancelli della fabbrica.Va portata fuori, deve intervenire il governo e parlare con la proprietà, per fare chiarezza,sulle prospettive,sia occupazionali che di qualità del sito. Da parte nostra come Fiom – Cgil a tutti i livelli non si accetteranno ulteriori tagli”.