Avezzano. “Attendo con fiducia il momento in cui LFoundry smetterà di prendere in giro l’Italia, l’Abruzzo, la Marsica e soprattutto le 1300 lavoratrici e lavoratori che da mesi vivono nell’incertezza”. Lo ha dichiarato il senatore Michele Fina al termine dell’incontro tenutosi oggi al Ministero delle imprese e del made in Italy, convocato per fare il punto sulla vertenza che coinvolge il sito produttivo di Avezzano.
All’incontro, presieduto dalla sottosegretaria Fausta Bergamotto, erano presenti i rappresentanti sindacali, l’assessore regionale Magnacca e il sindaco di Avezzano Di Pangrazio. Fina ha denunciato ancora una volta la totale assenza di un piano industriale da parte dell’azienda e la mancanza di impegni concreti sul fronte occupazionale: “Solo lamentele e richieste di aiuti pubblici, senza alcuna reale trasparenza”.
Il senatore ha ribadito il sostegno alle richieste delle lavoratrici e dei lavoratori, sottolineando che anche la Regione deve fare la sua parte: “Si rispetti l’impegno per l’attivazione dei percorsi di formazione e upskilling, anche ai fini di integrazione al reddito». Ma l’aiuto pubblico, ha ammonito, può arrivare solo “a fronte di un comportamento chiaro e rispettoso delle regole”.
Fina ha poi ricordato come, grazie alla mobilitazione del personale, si sia evitata l’interruzione di 130 contratti in somministrazione. Tuttavia, ha aggiunto, «si è fatto ricorso agli ammortizzatori sociali, che gravano sulle spalle della collettività”.
Infine, il senatore PD ha chiesto la riapertura urgente del tavolo ministeriale, pretendendo dall’azienda “massima trasparenza e chiarezza”. In caso contrario, ha concluso, “sarà necessario prendere atto dell’atteggiamento dilatorio di LFoundry e avviare altri percorsi: l’unico obiettivo irrinunciabile è la salvaguardia dei posti di lavoro e il futuro industriale del territorio marsicano”.