Avezzano. “L’attività sindacale in questo sito sta diventando un pensiero filosofico caratterizzato da tali e tante eccezioni da renderla complessa ed inestricabile, tanto da rimanere una materia per addetti ai lavori”. Questa la posizione della Fiom – Cgil in merito alla situazione che si è venuta a creare in casa LFoundry. Nell’azienda del nucleo industriale da dicembre sono stati attivati i contratti di solidarietà per tutti i lavoratori ma per la sigla sindacale sulle modalità di attivazione ci sono delle criticità.
“Noi a questo gioco non ci stiamo, noi crediamo che tutto ciò che impatta sul lavoro e sulla gestione della vita quotidiana dei lavoratori, sui loro bisogni, debba essere oggetto di trattativa e essere posto al centro dell’azione sindacale”, hanno spiegato dalla Fiom – Cgil, “è un errore pensare di poter fare distinzioni tra gli interlocutori; piuttosto bisogna tenere presente che ogni rappresentante sindacale, nel corretto esercizio del proprio ruolo, opera per cercare soluzioni ai bisogni e ai disagi dei lavoratori con la stessa dignità di tutti gli altri, anche se non ha condiviso le scelte che li hanno determinati.
Un lungo preambolo per introdurre il racconto di quanto accaduto ieri in occasione di una interlocuzione (in copia tutta la RSU) fra la nostra RSU e la Direzione delle Risorse Umane inerente la prassi introdotta dall’azienda che impone l’uso del CDS invece delle ferie per giustificare assenze dovute a esigenze personali, prassi rispetto alla quale diversi lavoratori hanno chiesto l’intervento del nostro sindacato per porre un argine al disagio nonché a qualche disparità di trattamento subiti. Ci è stato risposto che questo argomento rientrerebbe nei temi specifici dell’accordo sottoscritto sul CDS e pertanto verrà, al limite, trattato con i firmatari di quell’accordo.
Ancora una volta ribadiamo la necessità che a vigilare su accordi che hanno impatto sull’intera popolazione (e non solo su chi ha condiviso alcune scelte) sia la RSU tutta, la quale viene liberamente scelta da tutti i lavoratori attraverso un voto democratico. A scanso di equivoci chiariamo che la nostra volontà è quella di trovare soluzioni alle esigenze dei lavoratori, pur nell’alveo di un percorso che non ci convince”.