Avezzano. Poco meno di una settimana fa una vita si è spenta lungo l’ex superstrada del Liri. Lucia Pierleoni, 29enne, si è schiantata contro un camion che procedeva nella direzione opposta alla sua ed è morta sul colpo. I sindaci dei Comuni attraversati dalla statale 690 hanno chiesto a gran voce di intervenire per mettere in sicurezza una strada ormai troppo vecchia e pericolosa per i residenti e i tanti automobilisti che ogni giorno vi transitano. La senatrice del Pd, Stefania Pezzopane, ha inviato una nota al ministro Graziano Delrio chiedendo di intervenire immediatamente. “La superstrada del Liri, la statale 690 che collega Lazio e Abruzzo su cui transitano ogni anno 14 mila automezzi, è insicura: i viadotti sono a rischio collasso, il manto è sconnesso, gli svincoli sono proibitivi, la manutenzione è inadeguata”, ha scritto la Pezzopane nella sua nota.
“Per questo, anche a causa dell’alta velocità praticata dagli automobilisti, è spesso teatro di incidenti mortali, l’ultimo il martedì dopo Pasqua, quando in uno scontro tra vetture ha perso la vita la giovane Lucia Pierleoni di Celano”, ha continuato la senatrice, “i sindaci di Civita d’Antino, Civitella Roveto, Sora e Capistrello chiedono interventi urgenti all’Anas, vogliono che sia messa in sicurezza e che sia ridotto il limite di velocità. Per questo sto presentando un’interrogazione parlamentare rivolta al ministro delle infrastrutture e dei trasporti Graziano Delrio, finalizzata a chiedere l’inserimento degli interventi urgenti su questa superstrada tra quelli da realizzare subito”.
“Dopo il crollo del cavalcavia a Cuneo, l’Anas è chiamata a monitorare con più efficacia la sicurezza delle strade sotto la sua competenza. La strada statale 690 non fa eccezione, e non solo per i cavalcavia. Urgono interventi di ammodernamento e messa in sicurezza. I sindaci hanno ragione e vanno ascoltati, non si può rinviare sempre, fino a quando poi non capita qualche tragedia più grave. In Abruzzo, la superstrada del Liri è tra le più pericolose, mi auguro che il governo ascolti questo appello”.