Avezzano. «Resterò in maggioranza, ma con il mio gruppo non starò a guardare e interverremo su ogni provvedimento». Lo ha detto l’ex assessore regionale all’Ambiente Daniela Stati nel corso della conferenza stampa di ieri mattina ad Avezzano durante la quale
ha annunciato il suo passaggio al Fli, aderendo al rispettivo gruppo consiliare. Assente il coordinatore regionale del Fli, Daniele Toto. «Vi porto i suoi saluti», ha affermato la Stati, «è assente perché impegnato alla Camera». Toto ha inviato una nota nella quale si legge che non sarà presente perché deve votare con i colleghi di partito. Si è detto però contento per la partecipazione della Stati al progetto politico di Fli «vista la sua forza e tenacia nell’attività politica». «Mi sono sentita sempre di troppo all’interno del mio partito», ha affermato Daniela Stati, «per questo passo a Fli, ma solo io. Non ho chiesto a nessuno di seguirmi. Ho fatto questa scelta e dovrò lavorare molto. E’ un partito nuovo che spero riporterà la politica tra la gente. In Regione», ha aggiunto, «sono in maggioranza e continueremo a lavorare. Non sarà però una maggioranza silente, non alzeremo la mano a ogni provvedimento, altrimenti il mio spostamento non avrebbe senso». Ha poi ribadito che il suo allontanamento dal Pdl è stato unilaterale. «Io non sono stata spazzata via da assessore», ha dichiarato, «ma ho deciso di dimettermi per il rispetto della carica che ricoprivo. Potevo anche non farlo». La Stati è recentemente era confluita nel gruppo misto, dopo avere lasciato il Popolo delle libertà. La Stati, inibita dall’incarico dopo il coinvolgimento in un’inchiesta sui rifiuti, ora ha deciso di iniziare una nuova avventura politica. Erano presenti i consiglieri regionali Emilio Nasuti, che è vicecoordinatore regionale, e Berardo Rabbuffo, capogruppo in consiglio regionale. Daniela Stati aveva abbandonato il Pdl all’inizio di settembre, a un mese dallo scoppio dell’inchiesta sulle presunte regali e nell’ambito degli appalti per la ricostruzione post-terremoto all’Aquila. Parlando della vicenda Venturoni ha affermato che «è stato nominato un assessore regionale alla Sanità quando la sanità era commissariata quindi non aveva motivo di esistere. Chiodi è l’unico delegato regionale del Pdl e ha molte altre deleghe, credo invece che un presidente non dovrebbe avere deleghe. Andremo a discutere un piano sanitario, noi ci batteremo in tutto. Mi chiedo però dove erano i consiglieri di minoranza quando hanno smantellato gli ospedali di Tagliacozzo e Pescina».