Avezzano. “La difficoltà politica che vive il sindaco Di Pangrazio si fa sempre più evidente anche dai nuovi comportamenti assunti come la lettera fatta recapitare, a sua firma, a circa 180 famiglie per annunciare loro il contributo economico per il pagamento dei canoni d’affitto, senza specificare, né che quei soldi non fanno parte dei fondi propri del comune di Avezzano, né tantomeno deliberati in modo discrezionale dalla sua giunta”. Lo afferma il coordinatore provinciale del Ncd – Area Popolare, Massimo Verrecchia. “Comportamento inopportuno e senza precedenti, ma dal sapore propagandistico come rilevato da qualcuno che l’ha già ricevuta, la molti anni al comune di Avezzano, come in tutti comuni d’Italia, -continua Verrecchia- gli uffici preposti hanno sempre provveduto, attraverso le loro strutture interne, a comunicare ai beneficiari il contributo concesso in quanto tale contributo viene elargito ogni anno grazie ad un’apposita legge, la 431/98 art. 11 con fondi non del comune, tanto per intenderci non provenienti dall’aumento, voluto dal sindaco, delle tasse. Ebbene – prosegue Verrecchia- il settore preposto provvede, attraverso un bando, a stilare un elenco di beneficiari in base a dei criteri oggettivi e non discrezionali a coloro che vi presentano domanda. Invece, il sindaco Di Pangrazio, anziché spiegare le ragioni del ritardo sull’elargizione di questi fondi, restati inspiegabilmente qualche mese nelle casse del comune, creando ulteriori difficoltà alle famiglie, ha pensato bene, a differenza degli anni precedenti e degli altri comuni d’Italia, di comunicarlo direttamente agli interessati con propria lettera autografa. Per carità tutto legittimo, ma sicuramento inopportuno vista l’interpretazione propagandistica data da molti dei beneficiari. Probabilmente il sindaco Di Pangrazio pensava con il suo gesto di assopire parte del diffuso malessere che si respira in città nei suoi confronti per il fatto che, in più di tre anni, non ha fatto nulla di rilevante ad Avezzano salvo aumentare le tasse come la Tasi, fino al 150% per la stragrande maggioranza degli avezzanesi”, conclude Verrecchia.