Capistrello. Il geometra stalker di Capistrello Fabrizio Lusi è stato rinviato a giudizio per gli atti persecutori nei confronti di vicini, soprattutto donne, e compaesani, tra cui un minore. Si presentato ieri davanti al giudice Daria Lombardi che ha stabilito che dovrà andare a processo.
Il giudice per l’udienza preliminare del tribunale di Avezzano, Caterina Lauro, lo scorso giugno non ha accolto la proposta avanzata che prevedeva nove mesi con pena sospesa. Gli atti erano stati quindi rimessi al presidente del tribunale per la nomina di un altro gup. Il processo all’uomo d Capistrello accusato di aver terrorizzato un intero paese con le sue lettere anonime e con le sue singolari iniziative persecutorie nei confronti di numerosi residenti, è quindi proseguito con il rito ordinario.
Lo stalker già in un’altra occasione aveva patteggiato nove mesi di reclusione con pena sospesa e impiego socialmente utile per due mesi. All’inizio lo stalker cominciò a inviare delle lettere anonime, alcune contenenti insulti, altre provocazioni sessuali, che divennero sempre più esplicite e insistenti, fino a indurre una giovane donna a presentare una denuncia contro ignoti, soprattutto a causa del suo costante stato di agitazione e angoscia che la accompagnavano quotidianamente. Alla sua denuncia si aggiunsero quelle di altri compaesani che fecero partire le indagini.
Le lettere infatti erano quasi tutte scritte a mano e spedite tramite servizio postale. Aveva anche inviato una bambola gonfiabile a una donna. Con una serie di concomitanti situazioni, la polizia giudiziaria della procura di Avezzano riuscì a ricostruire la vicenda fino al 2015 quando è stato dato un volto allo stalker seriale di Capistrello. Il suo nome è stato così iscritto nel registro degli indagati, inizialmente con ben tredici capi d’accusa, successivamente ridotti a quattro visto che diverse persone hanno ritirato la denuncia.