Avezzano. Lettera aperta di Confagricoltura al presidente della Regione Abruzzo, Luciano D’Alfonso. Il presidente dell’associazione di categoria, Concezio Gasbarro, ha inviato una nota al governatore per chiedergli di impegnarsi concretamente per il settore agricolo che rappresenta una grande fetta dell’economia abruzzese.
“Caro presidente”, si legge nella nota, “incontrandola appena dopo l’ insediamento alla guida della Regione, incontro cordiale ma privo di contenuti e di attenzioni da parte Sua verso il mondo agricolo, compresi che forse non eravamo sulla buona strada, ma volli attendere pensando che, forse, i tempi non erano ancora giunti per un dialogo con gli ultimi della terra o con coloro che, per sua stessa dichiarazione, rappresentavano la vera industria del territorio. La dignità e l’onore della Confagricoltura, nonostante i numeri dicano essere qualcosa a cui forse dovrebbe guardare con più rispetto, non La interessano più di tanto: del resto è stato Lei stesso a dichiarare pubblicamente che la sua agenda politica in tema di agricoltura è dettata dalla Coldiretti. Leggendo quanto ha dichiarato nel suo post su Facebook ho la prova definitiva che non mi ero affatto sbagliato ponendomi dei dubbi sulla reale capacità che Lei avrebbe potuto rappresentare il Governatore di tutti, ormai è chiaro: anche Lei ha condiviso con fedeltà e diligenza valori e ideali di una parte sola del mondo agricolo.
Ma tant’è ne prendiamo atto. Prendiamo atto che il 27 dicembre nel corso della manifestazione degli agricoltori e allevatori presso il Consiglio Regionale organizzata unitamente alla CIA, non è riuscito a trovare uno spiraglio del suo prezioso tempo per concedere un saluto e una parola di conforto a chi Le chiedeva udienza e un autorevole intervento per la risoluzione delle problematiche dei danni da fauna selvatica alle colture agricole. Prendiamo atto che solo l’assessore Pepe e il presidente della III^ commissione Berardinetti, e il consigliere Ranieri, vice presidente della stessa, che ringraziamo ancora pubblicamente, hanno trascorso la mattinata con una delegazione dei produttori agricoltori e hanno preso degli impegni ben precisi aggiornando a dopo le festività un incontro a cui anche Lei avrebbe dovuto portare un valido contributo di soluzioni a tutto il mondo agricolo. Verifichiamo che, nostro malgrado, non è andata così.
Prendiamo atto che le iniziative mirate di rilancio del comparto agricolo Le sfuggono, e di certo non sono quelle delle garanzie dei Confidi, ma quelle di riorganizzare una struttura burocratica ormai implosa e quelle di costruire una politica regionale agricola oggi inesistente. Prendiamo atto che alle nostre missive, ai nostri inviti, alle nostre sollecitazioni non ha mai dato alcun riscontro, tanto da renderci ormai consapevoli che di certo non possiamo più confidare nel suo operato per un sostegno alla salvezza delle nostre aziende. Grazie per quanto non ha operato per noi, Governatore, ma sappia che continueremo nella nostra azione sindacale fatta di essenzialità per i nostri soci e non di collateralismo parolaio”.