San Benedetto. Accuse e minacce di divulgare presunte irregolarità contenute in una lettera anonima rivolta al presidente e inviata alla Confederazione nazionale delle Misericordie d’Italia, a Firenze, contro la sezione di San Benedetto il suo governatore Sandrino Raglione. E’ quanto accaduto a San Benedetto dove la vicenda ha suscitato grande clamore.
Una indagine potrebbe essere avviata dalla magistratura. Infatti una denuncia alle autorità, così come disposto dall’assemblea, potrebbe essere presentata nelle prossime ore.
Alla base dell’accaduto ci sarebbero malumori nell’ambito dell’associazione del paese, in particolare con ex soci, ma queste sono solo supposizioni interne alla Misericordia.
Il governatore parla e chiarisce. “Sono stato accusato da una persona anonima di gestire la Misericordia come fosse una mia cosa privata”, ha spiegato Raglione, “ed è assolutamente falso. Io avrei cancellato persone senza motivo ma non è vero. Non l’ho mai fatto in tanti anni. Vengono lanciate accuse false nei miei confronti. Un funzionario di Firenze mi ha comunicato l’arrivo di questa lettera e io ne ho messo a conoscenza i soci che hanno respinto all’unanimità le mie dimissioni manifestandomi solidarietà”.
A sostegno del governatore locale è intervenuto il presidente del coordinamento delle Misericordie della Provincia dell’Aquila che parla di “gesto sconsiderato di alcuni ‘presunti’ volontari”.
Nella lettera di sostegno all’associazione di volontariato di San Benedetto, si dice “vicino al Governatore della Misericordia, Sandrino Raglione, e a tutti i volontari in questo brutto momento”. “Del presidente Ragliane”, afferma D’Amato, “amico sincero, persona onesta e capace, parlano fatti e soprattutto le tantissime iniziative portate a termine, sempre mettendoci faccia, che hanno permesso alla Misericordia di San Benedetto di diventare un punto di riferimento sia per la collettività locale che per l’intero movimento delle Misericordie d’Italia. A Sandrino, ad Enzo, a Giuseppina, a Tonino e a tutti volontari della Misericordia, nell’incitarli a proseguire la loro straordinaria opera, ricordo solo che chi, come i veri volontari, fa le cose mettendoci la faccia, non può e non deve curarsi di chi si nasconde dietro gesti vigliacchi”.
Il primo cittadino di San Benedetto, Quirino D’Orazio, ha espresso, a nome dell’amministrazione comunale piena solidarietà al governatore della Misericordia Raglione ed a tutti i volontari che prestano servizio per questa importante associazione.
Non è la prima volta”, ha aggiunto il sindaco, “che qualche vigliacco, trincerandosi dietro lo scudo dell’anonimato, scrive lettere, provando a infangare l’operato di persone per bene e che hanno dato tanto alla nostra Comunità.
Per questo stigmatizzo il gesto di questo codardo e apprezzo la decisione di tutti i volontari che hanno respinto le dimissioni rassegnate dal Governatore, quale attestazione di stima e riconoscimento per quanto svolto in questi anni”.