Avezzano. Sono stati individuati dall’ospedale di Avezzano tre casi di legionella nel territorio della Marsica. I tre pazienti sono arrivati in ospedale dopo un contagio esterno avvenuto a quanto pare in uno stesso luogo su cui c’è il massimo riserbo.
Sui tre casi sono scattate le procedure per la trasmissione della notifica dei tre casi di legionella ai vertici dell’Azienda sanitaria e al servizio di Igiene e prevenzione della Asl.
I pazienti sono arrivati all’ospedale di Avezzano a poca distanza di tempo e sono state adottate tutte le misure previste dal protocollo.
Sono stati eseguiti esami di laboratorio accurati e sono spuntati i focolai di infezione del batterio. I pazienti contagiati non sono in pericolo di vita. La Asl ha sottolineato che la situazione è sotto controllo e non ci sono rischi per i cittadini.
Il contagio avviene inalando acqua contaminata sotto forma di goccioline. Il batterio, veicolato dagli impianti di trattamento aria o di distribuzione acqua con temperature tra i 20 e i 40°C, diventa pericoloso per l’uomo quando, sviluppatosi in concentrazioni elevate, riesce a raggiungere i polmoni.
E’ una malattia sottovalutata. I danni che comporta per la salute delle persone possono arrivare alla morte. Docce, impianti, acqua calda sanitaria, sistemi di condizionamento, sistemi di raffreddamento ad acqua evaporata sono alcune fra le fonti più diffuse.
I luoghi in cui le persone possono essere esposte a questo rischio sono innumerevoli: in casa, nel luogo di lavoro o in ambienti pubblici come centri commerciali, ospedali, case di cura, alberghi, piscine, terme, palestre.