Avezzano. Grande partecipazione all’incontro che si è tenuto ad Avezzano con i Sindaci dei Comuni abruzzesi organizzato da Anci Abruzzo in collaborazione con iFEL e Gruppo24ore . Si è parlato di Legge di Stabilità e mille proroghe, delle novità che esse introducono. La sala Arssa gremita di Amministratori e Funzionari dei Comuni ( vedi foto ) è il segnale dell’attenzione e delle problematiche che i Comuni affrontano quotidianamente nel fornire servizi alla cittadinanza coi i vincoli imposti dalle norme. Al tavolo dei relatori con il presidente Anci Abruzzo Luciano Lapenna: Veronica Nicotra – Segretaria generale ANCI, Agostino Bultrini – responsabile Anci politiche per il Personale e relazioni con i Sindacati, Andrea Ferri, Responsabile del settore finanza locale di Ifel il Sindaco di Chieti Umberto Di Primio che è anche Vicepresidente Nazionale ANCI e il Sindaco della città di Avezzano Gianni Di Pangrazio. “Esprimo soddisfazione per riuscita dell’iniziativa. La nutrita partecipazione al seminario evidenzia una necessità di ascolto delle difficoltà dei Comuni e la restituzione di un aiuto concreto alla loro attività amministrativa”. Questo il commento del presidente Anci Abruzzo Luciano Lapenna, che prosegue: “Ringrazio Anci Nazionale per la disponibilità a organizzare questi incontri alla presenza di esperti di finanza locale. In Abruzzo, dato il disagio di gestione economica dei piccoli comuni, circa il 70% di essi si dichiara disponibile a forme associative ma, per far si che ciò si attui concretamente, occorre dar loro un sostegno economico reale. Chiediamo alla Regione una programmazione puntuale di tutto il territorio abruzzese dando attuazione al riordino per aree vaste. Riordino previsto dalla riforma delle Province”. Altra importante criticità, ossia quella della sicurezza dei territori che si amministrano è stata sollevata dal padrone di casa, ovvero il sindaco di Avezzano Gianni Di Pangrazio, che ha ospitato l’iniziativa: ”Va riconosciuto ai Sindaci il ruolo di primo presidio istituzionale e di coesione sociale, rimarcando l’importanza di una legge sulla sicurezza urbana che dia ruolo e poteri effettivi ai sindaci per garantire maggiore percezione di sicurezza al cittadino. Le normative esistenti in materia di P.A. costituiscono un reale e comprovato rallentamento all’attività amministrativa – ha spiegato il sindaco – c’è assoluto bisogno di maggiore snellezza nella procedura degli atti e questo può essere solo il risultato di una strategia legislativa che parta dal basso e cioè che tenga conto dell’esigenza assoluta delle amministrazioni comunali di garantire servizi al cittadino nei modi e nei tempi adeguati, senza ritrovarsi in un percorso impervio, lastricato di quella cattiva burocrazia che crea disagi a ogni livello. Al Governo centrale chiediamo maggiore attenzione ai Comuni – conclude – e in particolare ai sindaci che sono i punti di riferimento dei cittadini e per questo, devono essere messi nella giusta condizione di poter amministrare al meglio”. ”
Il vicepresidente Anci Nazionale e Sindaco di Chieti Umberto Di Primio ha invece sottolineato la necessità di “insistere sul Governo per lo sblocco assunzioni personale dei comuni. In modo da restituire il ruolo di programmazione degli organici per ottenere un ricambio generazionale, una maggiore motivazione e sinergia del personale con l’indirizzo politico”
Più tecnico e nel merito della Legge l’intervento di Veronica Nicotra che nello specifico ha introdotto il tema dei percorsi di trasformazione dei Comuni e delle Città. Ha illustrato alla nutrita platea di amministratori e tecnici l’impalcatura generale della legge di stabilità, soffermandosi in particolare su due questioni principali, oggetto di lunga contrattazione con il Governo, ovvero la salvaguardia delle entrate dei comuni e il superamento del patto di stabilità. “Abbiamo evitato un ulteriore taglio ai comuni per il 2016, che pure era nelle prime bozze della finanziaria – ha puntualizzato – così come abbiamo ottenuto che l’abolizione dell’imposta sulla prima casa venisse compensata integralmente sul gettito effettivo 2015”. Altrettanto tecnico Andrea Ferri “il nuovo assetto del patto riguarda la parte finanziaria e meno la parte tributaria, questa evoluzione è molto più accostata all’equilibrio di bilancio come lo intendiamo nella gestione ordinaria”.Ferri ha ricordato come “negli ultimi 5 anni i comuni hanno assicurato un rilevante contributo (circa 12miliardi di euro ndr) al risanamento della finanza pubblica, un contributo sproporzionato rispetto al loro peso sul comparto”. Ora, con l’entrata in vigore dei nuovi saldi di bilancio previsti dalla legge 243/2012, che permettono un positivo ampliamento delle capacità di spesa comunali, si ripropone la necessità di modificare il meccanismo di governance della finanza locale, per far si che sia conciliato il processo di risanamento della finanza pubblica con le istanze autonomistiche dei comuni. A concludere gli interventi Agostino Bultrini , che ha presentato la parte più critica secondo ANCI di questa legge di Stabilità 2016, ovvero le norme sul personale, soffermandosi in particolare sul turnover del 25% del personale cessato nell’anno precedente (che non vale per le Unioni di Comuni), un laccio mortale per i comuni che ANCI è impegnato ad allentare in un rapporto dialettico costante con il Governo. Alla fine delle relazioni, un ampio dibattito tra amministratori ed esperti, ha dimostrato la necessità e l’importanza di questi incontri e l’interesse che nutre chi è chiamato ad amministrare la cosa pubblica, al fine di restituire al cittadino risposte concrete ai bisogni di vita quotidiana.