Avezzano. “Continuo a dire che sono l’unico che non vuole fare il sindaco. Girano voci ma non sono vere. Non lo sono assolutamente. Se sono candidato o meno? Non lo so. Nessuno me lo ha ancora detto. E’ una voce infondata e con l’onorevole D’Eramo nessuno ne ha mai parlato, io per primo che non ho manifestato questo interessamento”.
A dichiararlo è Tiziano Genovesi, coordinatore marsicano del Carroccio, che risponde così alle voci che lo vogliono candidato sindaco in quota Lega. Una chiusura netta, inequivocabile, senza possibilità di fraintendimento.
“Abbiamo una serie di persone che hanno manifestato interesse a candidarsi in quota Lega e quando sarà il momento sveleremo il nome della persona che, secondo noi, sarà la più spendibile. Entro fine mese tireremo fuori una bozza di programma che sarà aperta a tutti coloro i quali vorranno collaborare alla stesura dello stesso. Lo faremo con una seduta pubblica dove tutti potranno partecipare. Presenteremo alla città il programma e dopo qualche giorno, in attesa di input, sveleremo il nome del candidato sindaco. Squadra, programma, sindaco. Questo è il nostro percorso”.
“Per noi conta la discontinuità. Questo la città deve saperlo. Così come la vecchia politica, a noi non ci interessa e non ne facciamo parte. Non ci arrocchiamo nel palazzo ma andiamo in mezzo alla gente. Ma, ripeto, fino a che non ci sarà il programma definitivo, non ci sarà il nome del candidato sindaco. Circa lo stesso è ancora prematuro parlare di quale partito avrà il compito di presentarlo, ma non credo che prima della fine di gennaio ci saranno interlocuzioni concrete”.
“Il centrodestra pre-elezioni è sempre stato apparentemente disunito. E’ il gioco delle parti, quello di cercare un contrasto per trovare un punto di incontro. Ad Avezzano c’è un clima particolare, dove i toni politici sono stati portati all’esasperazione, a una guerriglia che niente ha a che fare con la politica. Si va sul personale, non più sui temi. Noi vogliamo tornare ai contenuti e non scendere a provocazioni. Noi vogliamo essere traino del centrodestra e metteremo dei paletti: una campagna elettorale dura ma non una guerra. La politica è fatta anche di mediazione e dialogo. Noi non siamo contro nessuno, siamo per la costruzione di un percorso e per tornare capofila della Marsica. Acredini personali non ci interessano”.