MarsicaLive
  • ABRUZZO
  • PESCARA
  • NECROLOGI
  • PUBBLICITÀ
No Result
View All Result
Seguici
MarsicaLive
  • ABRUZZO
  • PESCARA
  • NECROLOGI
  • PUBBLICITÀ
No Result
View All Result
MarsicaLive
No Result
View All Result

L’eccidio di Capistrello vive nelle eterne parole di Antonio Rosini: in 33 morirono per la rappresaglia nazista

Federico Falcone di Federico Falcone
3 Giugno 2019
A A
48
Condivisioni
964
Visite
FacebookWhatsapp

Capistrello. In quello scorcio di fine maggio, nella zona del parco, un’area ristretta di circa un chilometro quadrato, venne trovato ucciso sotto una pianta di ciliegio un uomo di quarantacinque anni, Carlo Zaurrini. I primi ad alzarsi dettero l’allarme. Una pallottola gli era entrata in un occhio, un’altra in un orecchio, il petto era crivellato; aveva una camicia per metà tirata fuori, i pantaloni sbottonati e insanguinati.

La notizia fece grande impressione e creò ancora maggiore angoscia e paura. Un folto gruppo di contadini e di giovani decise di andare in montagna con le proprie bestie e con qualche arma, insieme ad alcuni prigionieri indiani. Erano gli ultimi giorni della guerra, e questi poveri contadini intendevano mettere in salvo il proprio bestiame ed evitare che i tedeschi e i fascisti potessero perpetrare rappresaglie sulla popolazione per la loro resistenza contro la soldataglia.

Dal colle Aventino al Circo Massimo, l’ultima giornata del Giubileo per i giovani marsicani

2 Agosto 2025

Riserva Zompo lo Schioppo: fondi per ripopolare il torrente con la trota autoctona

2 Agosto 2025

Molti partirono all’improvviso, di notte, dopo aver dato un frettoloso abbraccio ai familiari; tutti pensavano di poter tornare presto, liberi. Fu un giorno infausto, il giorno della SS. Trinità, il 4 giugno del 1944. La mattina, verso le sette, i contadini sulle montagne di Luco erano intenti a mungere le pecore; altri accudivano ad altre faccende, qualcuno di guardia era distratto. All’improvviso una voce straniera disse qualcosa, tutti si voltarono e videro facce di stranieri e di traditori, tutti con l’arma puntata. Nessuno si poté muovere. Gli armati ordinarono qualcosa, tutto a bassa voce, evidentemente avevano paura degli altri contadini sparsi per la boscaglia.

La colonna si incamminò. Un tedesco ordinò a dei fascisti di prendere le bestie; questi, per la fretta e per la paura ne presero solo una parte e seguirono la colonna. I contadini e i prigionieri incolonnati, con le mani alzate, camminavano, sperando ognuno di trovare il posto più adatto per fuggire. Ma più avanti c’erano altri tedeschi e fascisti che rafforzarono la colonna di guardia. La ribellione e la fuga risultarono impossibili. I trentatré contadini e i prigionieri furono portati nella rimessa della stazione ferroviaria di Capistrello. Tre tedeschi ebbero un breve colloquio ed uno di loro indicò una fossa di bomba antistante lo stabile, l’altro annuì. La terribile decisione era presa.

I contadini vennero fatti uscire uno o due alla volta. Venivano portati sull’orlo della fossa e due gendarmi, a breve distanza, sparavano alla nuca. Cadde il primo, cadde il secondo, il terzo contadino tentò la fuga, scappò, a dieci metri lo raggiunse una scarica e rimase lì: il suo nome era Giacomo Cerasani di quarantasette anni. Venne il quarto, poi il quinto, il sesto; si era fatto già un mucchio. Dallo stabile si sentì una voce di fanciullo strillare: era Giuseppe Forsinetti, di tredici anni. Questo gridare dava fastidio ai camerati.

Ordinarono di prenderlo, per farlo fuori subito. Nello stabile ci fu resistenza, ma invano. Lo zio del ragazzo, Antonio Forsinetti, non volle abbandonarlo e gli si aggrappò e, così, sull’orlo della fossa, si videro due sagome disuguali. Fu la volta di un contadino con baffi, robusto, con fronte alta. Sono i segni di riconoscimento di Cipriani Angelo, caporal maggiore dell’esercito, di anni quarantaquattro. Uno dei pochi contadini anziani piuttosto istruito. Quest’uomo gridò con tutte le sue forze: «Viva l’Italia! A morte i tedeschi!»

Uscirono due uomini. Erano i fratelli Rosini, Alfonso di quarantatré anni e Loreto di quaranta. Caddero nella fossa tenendosi per mano. Così li trovarono dopo otto giorni dalla fucilazione. Seguitarono ad alternarsi sull’orlo della fossa della morte gli altri, in prevalenza giovani di sedici, diciassette, diciotto anni. Passarono i giorni, furono pianti. Finché il giorno dell’arrivo degli alleati si scoprì la macabra sciagurata realtà.

Nota:
Il racconto fu pubblicato da Antonio Rosini sull’Unità il 6 giugno 1954, a dieci anni dall’eccidio. Antonio Rosini (nato ad Avezzano il 24 maggio 1930, e morto il 26 dicembre 2017) è divenuto poi una delle figure più prestigiose del partito comunista, del partito democratico e della sinistra abruzzese.

Next Post

Inaugurazione di via Verga tra Avezzano e San Pelino, soddisfatta l'amministrazione provinciale di L'Aquila

Notizie più lette

  • Lacrime e commozione a Trasacco per l’ultimo saluto a Fausto Ciofani, il parroco: “gentile e generoso”

    391 shares
    Share 156 Tweet 98
  • Soggiorno benessere per gli over 60: successo per l’iniziativa del Comune di Avezzano

    211 shares
    Share 84 Tweet 53
  • Triste anniversario, dieci anni fa la morte del piccolo Stefano Di Benedetto

    109 shares
    Share 44 Tweet 27
  • Orso uccide tre maiali nel pomeriggio a Trasacco, la notte scorsa strage di pecore: è allarme

    269 shares
    Share 108 Tweet 67
  • Nuove offerte di lavoro pubblicate dal centro per l’impiego di Avezzano: tutte le informazioni

    113 shares
    Share 45 Tweet 28

Guide & Recensioni

Guide & Recensioni

Profumi Più Amati 2025: La Guida Completa alle Fragranze di Tendenza

di Alessia Guerra
15 Maggio 2025
Guide & Recensioni

Sinner Mania a Roma: La Top List dei Gadget per Tifosi DOC a caccia di Autografi!

di Alessia Guerra
13 Maggio 2025

Pubblicità

MarsicaLive

MARSICALIVE è una testata di LiveCommunication

Registrato alla sezione stampa del tribunale di Avezzano con numero 7/2010

Tel. +39.392.1029.891
Whatsapp +39.392.1029.891

  • TERRITORIO
  • CONTATTI
  • PUBBLICITÀ
  • NECROLOGI
  • PRIVACY
  • COOKIE POLICY

© 2022 Live Communication

Gestisci Consenso Cookie

Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.

Funzionale Sempre attivo
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Gestisci opzioni Gestisci servizi Gestisci {vendor_count} fornitori Per saperne di più su questi scopi
VISUALIZZA PREFERENZE
{title} {title} {title}
No Result
View All Result
  • ABRUZZO
  • PESCARA
  • NECROLOGI
  • PUBBLICITÀ

© 2022 Live Communication