Pescina. Il Beato Tommaso da Celano arriva a Pescina dopo secoli di silenzio e contemplazione, il corpo del Beato Tommaso da Celano, primo biografo di san Francesco d’Assisi, per una Peregrinatio che si preannuncia carica di fede, memoria e gratitudine. È la seconda volta che le sue spoglie vengono traslate da Tagliacozzo alla cittadina marsicana, nel cuore della diocesi dei Marsi.
Ieri mattina, tra le 9 e le 15, si sono svolte le delicate operazioni di traslazione nella chiesa di San Francesco a Tagliacozzo, alla presenza di testimoni, operatori e autorità ecclesiastiche. L’urna contenente le spoglie mortali del Beato è stata poi sigillata e, alle 15.09, è partita scortata dai carabinieri in direzione di Pescina, dove è giunta nel pomeriggio, accolta da una folla commossa e grata. La Peregrinatio del Beato Tommaso, ospitata dalla Parrocchia di Santa Maria delle Grazie e dalla Basilica Concattedrale di Pescina, si svolgerà fino al 26 giugno 2025. Il programma prevede una ricca serie di celebrazioni e momenti di riflessione spirituale e culturale, con epicentro nella Chiesa di Sant’Antonio, memoria storica della presenza di san Francesco d’Assisi in questo territorio.
Dopo l’accoglienza delle reliquie in piazza Duomo e la processione verso la Chiesa di Sant’Antonio, il Vescovo dei Marsi ha presieduto la Messa solenne. In serata, il pubblico ha potuto partecipare alla presentazione dell’opera musicale “Io sono Francesco” a cura dell’Ensemble Mousiké. Fino al 26 giugno, ogni giorno sarà scandito da Sante Messe, momenti di adorazione, rosari animati da confraternite e incontri culturali.
Il momento conclusivo della Peregrinatio sarà giovedì 26 giugno, con la Santa Messa delle 10:30 e la processione verso Piazza Duomo, da dove l’urna rientrerà a Tagliacozzo. L’evento si inserisce negli eventi per gli 800 anni del Cantico delle Creature nel territorio diocesano, il cui calendario sarà reso noto nei prossimi giorni.
Previsti due spettacoli speciali: il recital “Tommaso racconta Tommaso”, a cura della Compagnia “Il Lanciavicchio”, e l’intervento dei “Divivaluce”, con musica, poesia e teatro sacro in uno stile adatto anche ai più giovani.