Avezzano. Ieri, nell’aula magna del liceo statale Benedetto Croce, dalle 9,30 alle 11,30 si è svolto un convegno dal titolo “Le prodigiose erbe dei Marsi: da antichi rimedi a buone pratiche di sostenibilità economica”.
Dopo quello organizzato lo scorso anno, dedicato alla figura del grande, e sconosciuto ai più, generale marso Quinto Poppedio Silone, dove si mettevano in evidenza le doti e le strategie belliche dei Marsi, nonché la loro forza e tenacia dimostrata nel rapporto con gli altri popoli italici e con l’antica Roma, quest’anno il convegno annuale dall’Associatio Minervae è stato dedicato alla scoperta delle radici e della storia del territorio della Marsica e dei suoi abitanti. L’intenzione era di scoprire un’altra delle caratteristiche del popolo Marso, che potremmo definire opposta a quella delle doti belliche, ma direttamente connessa e correlata con essa.
Parliamo della storica e leggendaria capacità degli antichi Marsi di essere degli abili guaritori attraverso l’utilizzo delle erbe spontanee e del territorio. Dal mistico della storia e della tradizione, è stato raccontato come alcune realtà presenti nella sub-regione Marsica, abbiano oggi saputo individuare, osservare e riprendere gli antichi saperi ed integrarli ed utilizzarli al meglio per generare attività vitali e produttive nel contesto socio-economico attuale.
Davanti ad una sala gremita di ragazzi hanno parlato i relatori del convegno, l’ingegner Attilio Santellocco, che ha parlato dei Marsi da valorosi guerrieri a esperti botanici, Franco Franciosi, chef del ristorante Mammaròssa di Avezzano, che ha spiegato come poter reinterpretare i gusti delle erbe senza tempo legandoli alla cucina contemporanea, Enrica Mironti, dell’azienda Regiflor Natura, ma anche il professor Russo e i ragazzi del 4° professionale e tecnico dell’istituto di Agraria Serpieri di Avezzano.