Carsoli. E’ polemica a Carsoli sulle camere a Montesabinese che nei giorni scorsi hanno attirato nel piccolo paesino una troupe de “Le Iene” guidata da Luigi Pelazza. Da mesi nella piccola frazione di Carsoli un agente della polizia stradale ha sistemato 7 telecamere nelle piazzette e nei vicoli intorno a casa sua riprendendo, inevitabilmente, anche la quotidianità dei suoi vicini. L’uomo non ha voluto rilasciare dichiarazione ma gli inviati, grazie alla presenza della Polizia locale e del sindaco Velia Nazzarro, sono riusciti a fargli spostare le auto parcheggiate lungo il paese che davano fastidio ai residenti.
La questione ha infiammato la discussione in paese e anche il dibattito politico. Il consigliere dell’opposizione, Domenico D’Antonio, ha accusato il primo cittadino Nazzarro di aver recitato una parte davanti alle telecamere dimenticando i suoi doveri. “Ultimamente Carsoli sembra diventata un palcoscenico dove gli amministratori, in particolar modo il sindaco, credono di essere degli attori che recitano una parte, allontanandosi sempre più dalla realtà”, ha precisato ironicamente D’Antonio, “i fatti di Montesabinese, riportati e stravolti dal servizio delle Iene sono uno dei tanti capitoli di questo iperattivismo mediatico e di ricerca di visibilità”.
Sulla vicenda sta già facendo luce la Procura della Repubblica, mentre il primo cittadino Nazzarro ha chiesto l’intervento della prefettura per avere un parere sulla presenza delle telecamere. Secondo D’Antonio sul caso “qualora ci fosse stata una carenza e un mancato intervento della polizia municipale nella situazione di Montesabinese chi dovrebbe essere il diretto responsabile? Certamente il sindaco, che avrebbe dovuto fare mea culpa e non fare l’ingenua e sbalordita santarellina che, ignara di tutto, si ergeva a paladino della giustizia per dare l’immagine della persona ligia al dovere e rispettosa delle regole.
Come si può mentire”, ha concluso l’ex sindaco, “così spudoratamente, cercando di scaricare qualsiasi eventuale responsabilità, sulla sua Polizia municipale e fingendo di non essere a conoscenza della situazione che, al contrario, era stata più volte segnalata, come chiaramente emerso?”