Si è da poco conclusa la IX edizione di Gironi Divini e non si è parlato di solo vino. Una delle novità di quest’anno è stato un “dopo festival” all’insegna di birra artigianale e sigari. Un appuntamento didattico e formativo, che, lungi dal voler incoraggiare alla pratica del fumo sconsiderata (sempre e comunque dannosa), si poneva invece l’obiettivo di spiegare come approcciare con moderazione e consapevolezza al piacere del sigaro e come amplificarlo accompagnandolo con birre artigianali di qualità. Il sigaro in questione era quello della marca italiana per antonomasia, il Toscano. Per le birre, giocando in casa, sono state selezionate alcune etichette rappresentative del brand “Fermento Marso” di Stefano Venturini, giovane e appassionato birraio che in zona conoscono tutti e che sta già facendo parlar bene di sé in importanti concorsi nazionali e internazionali. Il tutto è avvenuto sui tavoli all’aperto vista Obelisco del noto ristorante La Vecchia Posta, punto di approdo sicuro per chi cerca una cucina solida e con materie prime di qualità.
A condurre il gioco degli abbinamenti sono stati Vincenzo Scivetti, brand ambassador del Toscano e giudice internazionale in concorsi di birre, e lo stesso Stefano Venturini, che con professionalità e leggerezza hanno dimostrato come l’accostamento birra-sigari può essere un binomio davvero perfetto.
In sintesi, un sigaro a fumata lunga, come possono essere tanti esemplari del Toscano, cambia di intensità man mano che si consuma, passando da una fumata più leggera e con aromi fini, ad una più intensa e aromaticamente carica. Ecco, allora, che modulare nel corso della fumata, birre anch’esse di diversa intensità, per sapore e lunghezza, può portare a un’esperienza appagante e divertente.
Quelle di Fermento Marso sono state, usando le parole di Scivetti, “tutte birre che mostrano la mano leggera ed equilibrata di Venturini, capace, a prescindere dalla tipologia in esame, di esaltare una delle caratteristiche basilari di ogni birra ben fatta: la bevibilità“. Per l’occasione sono state degustate, in successione, le seguenti etichette:
Fermento Marso Cask Ale
Ispirata direttamente dai pub inglesi, la Cask Ale è una Standard Bitter tradizionale. Color oro brillante, al palato è evidente il suo sapore maltato, l’aroma erbaceo tipico del luppolo britannico usato in purezza ne caratterizza il finale. Asciutta e beverina, mantiene la tradizionale carbonazione e la schiuma leggera d’oltre Manica. La bassa gradazione alcolica ed il corpo leggero la rendono una birra perfetta per tutte le occasioni. In particolare, ha funzionato molto bene su un Garibaldi nei primi minuti di fumata.
Fermento Marso Warley
Indian Pale Ale come vuole la tradizione, dal profilo delle cugine Bitter e Pale Ales (bionde ad alta fermentazione) una birra più alcolica e luppolata, in grado di sostenere lo storico viaggio dall’Inghilterra alle Indie. Si presenta con il suo colore ambrato e forti sentori caramellati dovuti all’utilizzo di malti tostati. Il luppolo spicca ma la nota amara non distoglie l’attenzione dal profilo aromatico tradizionale.
Al palato il corpo si percepisce maggiormente rispetto alle cugine Bitter e Pale Ales per via della maggiore quantità di zuccheri non fermentabili. Alcuni l’hanno apprezzata più della precedente, sempre sul Garibaldi ad inizio fumata.
Fermento Marso Londinium
Storicamente nata dal blend di diversi tipi di birre inglesi come le Old Ales, nera come i fumi della rivoluzione industriale da cui ha origine.
La Londinium è una English Porter tradizionale, alla vista si presenta nella sua veste scura, impenetrabile, la schiuma color cappuccino forma un persistente cappello. Si riconoscono immediatamente al naso le note torrefatte tipiche dei malti scuri. In bocca è un’esplosione di aromi di tostatura, fava di cacao e liquirizia; il luppolo inglese, appena percettibile, dona un gradevole aroma. Il corpo di questa birra lascia una sensazione di seta sul palato. La birra perfetta per un sigaro a centro fumata, ma anche per le ultime tirate, vista la sua bella intensità!
Fermento Marso Scotch Ale
Conosciuta anche come Wee Heavy, la 90/- deve il suo nome al costo in scellini che aveva un barile di questa birra. Dopo la fermentazione viene lasciata maturare per 6 mesi in botti ex Scoth ed ex Bourboun, processo questo che le dona le note che la rendono così facilmente riconoscibile. Alla vista appare nella sua veste color tonaca di frate dai riflessi rubino. Al palato sono evidenti le note di frutta secca e sotto spirito, rese morbide dai mesi d’affinamento. Anch’essa buona per detergere il palato durante una fumata intensa.