Avezzano. Ambiente e Vita, Centro giuridico consumatori, Forum Luce, Comitato Borgo Incile No Powercrop, Rindertimi, Archeoclub Marsica, Italia Nostra, Comitato Pendolari 5.30 di Avezzano puntano il dito contro l’amministrazione comunale: “il progetto per la realizzazione dei due parcheggi di piazza Matteotti e piazza Martiri di Capistrello non è d’interesse pubblico”. E’ questa la constatazione emersa dalle associazioni che si sono riunite per una rete di cittadinanza attiva, firmatarie di questo appello. “L’amministrazione comunale ha deliberato di consegnare le “chiavi della città” ad una società di altra regione (senza radici nella nostra comunità e con un capitale sociale di 110.000 euro) affidandole un lavoro di oltre 7 Milioni di euro che modifica l’immagine storica, economica, commerciale e culturale di Avezzano, stravolgendo ogni altra pianificazione della città. Da subito (prima ancora che inizi qualsiasi lavoro) la società “forestiera” diventa proprietaria unica di tutti i parcheggi già esistenti (circa 2000) compresi i 7 dipendenti pubblici che vi operano. Oggi”, hanno spiegato i responsabili delle associazioni, “il Comune incassa 700mila euro l’anno; dalla firma della convenzione ricaverà soltanto 200mila euro. Nelle tasche di chi vanno quei 500mila di differenza? In quelle dei cittadini o in quelle di uno o più privati? La società si impossessa di piazza Martiri di Capistrello (sotto la quale è interrato il cuore dell’Avezzano dei nostri padri) e, in cambio di un misero garage sotterraneo, costruirà e gestirà in proprio un suo palazzo di 4 piani, in una zona ad elevata densità abitativa. Scompare così uno spazio pubblico, che tutti speravamo di vedere riqualificato in altro modo, svenduto ad un privato che lo consumerà per il suo tornaconto. La “forestiera” mette le mani su piazza Matteotti – giardino all’italiana dei primi del novecento e punto di accoglienza storico della nostra comunità – facendone un’area di lucro residenziale e commerciale, per un pugno di posti auto sotterranei, costosissimi per tutti, anche per i pendolari. E il Comune non si limita a guardare che il gestore-societario faccia i suoi incassi, ma impedisce che chiunque altro possa costruire ulteriori garage. L’interesse comune diventerà il “cane da guardia” a protezione di una società privata? Perché l’amministrazione, a 6 mesi dalla scadenza del mandato, vuole regalare pezzi della città e con così tanta fretta da commettere l’errore di portare in Consiglio una delibera diversa da quella iniziale? Mercoledì ci riproverà e farà dichiarare l’opera “venuta da lontano” come interesse pubblico della città aprendo la strada alla sua immediata realizzazione. I cittadini di Avezzano raggiungano i propri eletti nel Consiglio Comunale. Chiedano spiegazioni, suggeriscano loro di ripensarci”.