Avezzano. Classe 1972, l’avvocato Alfredo Chiatini si candida a ricoprire un ruolo importante nella prossima amministrazione comunale. Da sempre legato alle tematiche sociali, con interesse rivolto al mondo dell’associazionismo e della solidarietà, è già stato in Consiglio comunale, dal 2007 al 2012 durante il secondo mandato del sindaco Antonello Floris.
Una città vivibile passa attraverso una maggiore sicurezza: tribunale a parte, che ne rappresenta l’antonomasia di tale diritto, quali altre azioni predisporre nell’immediato futuro?
Una città vivibile passa attraverso le persone. È necessario sostenere per ognuno la capacità di migliorare la propria qualità della vita in maniera sostenibile e garantire allo stesso tempo inclusione sociale. Riqualificare le aree in degrado e far vivere il territorio. Una zona della città riqualificata equivale ad una zona tolta al malaffare.
Comitati di quartiere: possono essere il braccio destro dell’amministrazione? Quali compiti demandare loro?
I comitati di quartiere sono il cuore della vita cittadina. A loro dovrà essere demandato il compito di promuovere iniziative territoriali, rappresentare le istanze dei cittadini, proporre progetti per lo sviluppo del quartiere, organizzare eventi e momenti culturali, segnalare famiglie e persone che hanno bisogno di assistenza
Con la seconda ondata della pandemia entrata nel vivo, ha paura che possano esserci complicazioni nella macchina della giustizia?
Il tema della giustizia è molto complesso, la pandemia ha penalizzato oltremodo il sistema Italia. Non possiamo più permettere slittamenti e rinvii. Il Covid 19 è ormai un dato di fatto, ma la giustizia non può subire rallentamenti. Gli avvocati sono e saranno un punto di stimolo e garanzia per il funzionamento di questo diritto
Si può riprendere il progetto di “Avezzano città sicura”, quello che prevedeva 52 telecamere?
Le telecamere potranno essere installate, ma stiamo attenti a non creare le “società del grande fratello” teorizzata da George Orwell nel libro 1984. Abbiamo bisogno, più di tutto, di corresponsabilità dei cittadini, educazione civica, quartieri più vivibili e attenzione del territorio. La sicurezza non è un’amministrazione guardona, ma un’amministrazione inclusiva.