Avezzano. Lavori di risistemazione delle strade ad Avezzano in varie zone della città, smontata la pista ciclabile in centro. I cordoli delimitanti il tratto ciclabile sono stati rimossi per permettere il rifacimento dell’asfalto, anche in vista del passaggio del Giro d’Italia ad Avezzano. Ma montano le polemiche da più parti, non a tutti è piaciuta la scelta di eliminare la ciclopista.
L’ex sindaco e presidente Tua Gabriele De Angelis contro l’amministrazione. “Avezzano unica città in Italia, anzi credo al mondo, in cui viene smontata una pista ciclabile nel centro città”, ha dichiarato De Angelis, “tra il plauso di quattro retrogradi che non fanno neanche lo sforzo di guardare altrove dove piste e isole pedonali hanno reso le città più attrattive, vivibili e moderne. La pista, finanziata da fondi europei a ciò destinati, era pensata per i ciclisti e per i bambini che dovrebbero essere educati alla mobilità sostenibile per tante e oramai arcinote ragioni.
Contemporaneamente viene annunciata la pedonalizzazione di Corso della Libertà nonostante la pista ciclabile – già fatta a pezzi su quel tratto – si inserisse proprio nel solco di una città più vivibile, meno inquinata che riavvicinasse i cittadini a un centro città libero da smog, traffico e inquinamento acustico. Ciliegina sulla torta: la realizzazione di una inutile (in quanto pericolosissima e oltremodo scomoda per ciclisti e automobilisti con un’interruzione ogni 2 metri) pista ciclabile degli orrori lungo Via XX settembre tra Avezzano e Il centro commerciale Conad. Il mondo va avanti e si evolve mentre Avezzano resta al palo, anzi torna indietro. Siamo destinati a restare una città chiusa e ottusa che le altre città continueranno a guardare e trattare con scherno e commiserazione”.
“Avezzano, cittadina che ricade nei confini europei”. Dichiarano i membri del Comitato mobilità sostenibile Marsica Onlus. “Appena eliminati i cordoli su Via Marconi, le automobili si sono subito appropriate degli spazi della ciclabile. Un’amministrazione comunale attenta ai diritti dei cittadini che usano la bici e ai disabili che utilizzano la ciclabile non avrebbe dovuto mai permettere uno scempio del genere”.